«Il nuovo patto tra i cittadini e le istituzioni significa soprattutto due cose: rimozione dei privilegi creati dalla politica per l’acquisizione del consenso elettorale; modernizzazione della pubblica amministrazione per portarla a livelli che sono compatibili con una Nazione in grado di competere con i Paesi più avanzati del mondo.

Ciò significa che la politica va radicalmente trasformata. L’interesse generale non è la somma dei singoli interessi egoistici, individuali o di gruppo. La politica non deve essere più praticata soltanto come una “competizione e negoziazione” per l’acquisizione del consenso.

La politica che noi desideriamo consiste nella realizzazione di istituzioni amministrative e di regole che favoriscono in modo quanto più possibile uniforme il perseguimento da parte di ogni cittadino dei propri obiettivi, in libera collaborazione con gli altri cittadini, producendo al tempo stesso quei beni pubblici di cui ogni Paese moderno ha bisogno, e che, purtroppo, in Italia sono estremamente carenti.

Noi vogliamo che gli uomini politici siano giudicati sulla base di come saranno riusciti ad assicurare privilegi a questo o quel gruppo di cittadini.

Buone istituzioni sono indispensabili, ma non bisogna mai dimenticare che - come ha detto Karl Popper - le istituzioni sono come le fortezze: sono buone soltanto se i soldati sono validi. Nessuna istituzione vive di vita propria, e non vi sono sostituti alla moralità dei comportamenti individuali».

Avv. Marco Senatore