Michele Mazzeo, candidato a sindaco di Cava de’Tirreni per la lista della Federazione della Sinistra, ringrazia tutto il personale sanitario dell’Ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” per la straordinaria assistenza medica, umana e morale ricevuta dal momento del suo ricovero ed annuncia di lasciare l’ospedale nella mattinata di giovedì 25 marzo, per poter così riprendere il suo tour elettorale.

Questi i fatti: martedì 23 marzo, nella tarda mattinata, Michele Mazzeo è colto da malore presso un bar a pochi passi dalla centralissima via Mazzini. Prontamente soccorso dal suo staff elettorale, è accompagnato dal servizio del 118 all’ospedale di Cava de’Tirreni, dov’è prima assistito al Pronto Soccorso e poi trasferito nel primo pomeriggio al reparto di Medicina generale.

Il malore (il referto parla di sintomi tipici della lipotimia e della bradicardia) è stato provocato dallo sciopero della fame, cominciato otto giorni prima come forma di protesta politica “non violenta” contro il mancato rispetto del Codice Etico firmato per il rispetto delle regole elettorali alla presenza del Commissario Prefettizio della città di Cava de’Tirreni, Dottor Grillo.

Regole che tutti e tre gli aspiranti candidati alla poltrona di primo cittadino della città di Cava de’Tirreni avevano dichiarato di voler firmare e condividere durante la campagna elettorale. Un accordo immediatamente stralciato nei fatti dalle migliaia di manifesti affissi fuori spazio (quelli, appunto, riservati alla Federazione della Sinistra).

Mazzeo protestava, inoltre, per il mancato rispetto delle regole della “par condicio”, che ha di fatto impedito un confronto televisivo tra i tre aspiranti alla carica a primo cittadino e che avrebbe potuto offrire elementi di corretta informazione per la prossima competizione elettorale.

Michele Mazzeo dice alla stampa in visita all’ospedale: “Voglio ringraziare il personale tutto dell’Ospedale “Santa Maria dell’Olmo” per lo straordinario impegno professionale spesso per me e per tutti i degenti della struttura”.

La dott.ssa Mariella Gentile del reparto di Medicina dice: “Abbiamo stabilizzato l’iniziale stato di lipotimia del paziente, attivando immediatamente un intervento di ulteriore indagine clinica. Siamo, inoltre, intervenuti a tranquillizzare lo stato di agitazione morale del paziente, affaticato in questi otto giorni dallo stress provocato dallo sciopero della fame. Il paziente è stato curato secondo i migliori standard di qualità dell’ospedale, non in qualità di candidato a sindaco della città di Cava de’Tirreni, ma perché sempre assistiamo in tutte le fasi del decorso ospedaliero tutti i nostri concittadini con professionalità e competenza”.

Michele Mazzeo aggiunge: “Ringrazio tutto il personale dell’ospedale per la capacità e la passione messa a disposizione e tutti i degenti che mi hanno testimoniato affetto in questi giorni. Lo stesso trattamento e la stessa cura riservata a me ed agli altri pazienti come me sono stati una prova preziosa dell’indispensabile necessità di preservare alla città la struttura sanitaria dell’Ospedale “Santa Maria dell’Olmo”. Il personale medico, prima del Pronto Soccorso e poi nel reparto di Medicina, ha rafforzato in me la convinzione di compiere ogni sforzo personale e politico per salvare un patrimonio di competenze e sensibilità completamente a disposizione della città di Cava de'Tirreni”.

La dott.ssa Mariella Gentile dichiara inoltre: “Il ricovero del paziente Mazzeo diventa l’occasione per chiedere a tutti i politici residenti a Cava de’Tirreni di impegnarsi attivamente per salvare l’Ospedale “SS. Maria dell’Olmo” e le sue eccellenze, in particolare per assicurare un efficace ed efficiente servizio di assistenza medica ed un pronto soccorso sempre attento alle necessità del cittadino”.

Anna D'Ascenzio - Ufficio Stampa Federazione della Sinistra