Tu sei qui: PoliticaMeeting di Cl, Draghi: "L'Italia ce la farà. Qualunque sarà l'esito del voto"
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 24 agosto 2022 20:11:38
Oggi al Meeting di Cl di Rimini è stato il giorno di Mario Draghi: l'ex premier, insieme a Giorgia Meloni (presente ieri con altri leader politici), sono stati i più applauditi dalla platea.
C'è chi ha ironizzato - non a torto - che la platea abbia applaudito con grande trasporto sia il capo del governo uscente e, allo stesso tempo, l'unica leader politica che con il suo partito è stata all'opposizione per tutto il periodo in cui il governo Draghi ha guidato il Paese.
"L'Italia ce la farà. Qualunque sarà l'esito del voto. A patto di non isolarsi, di non cedere, pure in un momento "molto complesso", a "protezionismi e isolazionismi" che non fanno "l'interesse" del Paese". Così l'ex governatore della Bce al Meeting di Cl a due anni da sua ultima apparizione alla kermesse.
Poi su quale sarà il "colore" del prossimo esecutivo, il messaggio di "fiducia" che porta alla platea di Rimini è ottimistico: "Gli italiani hanno già dimostrato di avere coraggio e che l'Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà. E lo farà anche questa volta, anche di fronte a questo passaggio storico drammatico tra la guerra in Ucraina, la crisi energetica e corsa dell'inflazione che oramai pesa in modo molto gravoso".
"Con le urne gli italiani sceglieranno il nuovo Parlamento e anche il programma del futuro esecutivo, cui il suo governo consegna un metodo, più che un'agenda".
Quindi è lo stesso Draghi ad ammettere che non esiste un'agenda Draghi, ma un metodo.
Poi ha proseguito: "Coesione, indipendenza di giudizio, credibilità sono gli ingredienti che hanno guidato la sua azione nell'anno e mezzo a Palazzo Chigi e che ha riportato l'Italia a essere autorevole, unica via per avere rispetto. E il dialogo tra forze politiche continua a essere necessario e si dovrà ritrovare la coesione - sottolinea ancora il premier - nel sentire comune da parte di tutti i protagonisti il senso di appartenenza alla repubblica e agli ideali della Ue".
Draghi invita poi a chi gli succederà a rimanere nel solco dello "spirito repubblicano" che ha caratterizzato il suo governo e a mantenere "la credibilità interna" che deve "andare di pari passo con quella internazionale".
Lo scopriremo dal 26 settembre se i consigli di Draghi verranno recapitati e recepiti dai futuri destinatari ed inquilini di Palazzo Chigi o se verranno, tranquillamente, respinti al mittente.
Fonte foto: Flickr
Fonte: Positano Notizie
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