Si tinge di giallo la morte del ministro degli Esteri della Bielorussia, Vladimir Makei, scomparso improvvisamente all'età di 64 anni: a darne notizia l'agenzia bielorussa Belta seguito dal portavoce del dicastero Anatoly Glaz citato questa volta da Sputnik Bielorussia, ripresa dall'agenzia russa Ria Novosti.
Makei aveva in programma un incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov per lunedì.

Se da Kiev arrivano accuse dirette a Mosca sul fatto che Makei possa essere stato avvelenato dagli stessi russi, con il Cremlino che invece fa sapere - attraverso la portavoce del ministro degli Esteri, Maria Zakharova - di essere "scioccati da notizia" riguardo la morte improvvisa e misteriosa del ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei. Anche l'Ambasciata della Federazione Russa a Minsk ha osservato che il capo del Ministero degli Affari Esteri ha dato un grande contributo al rafforzamento delle relazioni con la Federazione Russa e allo sviluppo dello Stato dell'Unione.

"Ci sono voci secondo cui potrebbe essere stato avvelenato", ha scritto subito su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino. La ragione sarebbe che Makei "era considerato un possibile successore di Lukashenko" e "uno dei pochi a non essere sotto l'influenza russa", aggiunge Gerashchenko.

Il mistero continuo sulle cause della morte permangono mentre sulla scomparsa del politico bielorusso arrivano anche voci dissidenti come quella della leader dell'opposizione bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya: "Era un traditore. Nel 2020, Makei ha tradito il popolo bielorusso e sostenuto la tirannia, è così che il popolo bielorusso lo ricorderà", ha affermato la Tsikhanouskaya, citata da Reuters, riferendosi al sostegno del ministro degli Esteri alla repressione delle proteste per la contestata rielezione del presidente Alexander Lukashenko.

L'annuncio della scomparsa di Makei cade nello stesso giorno in cui i media ucraini hanno pubblicato le affermazioni di un centro studi americano secondo il quale il presidente russo Vladimir Putin avrebbe un piano per eseguire un attentato, o un falso attentato, a Lukashenko per intimidirlo e così spingerlo a intervenire direttamente con le sue truppe al fianco di Mosca in Ucraina.

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