Tu sei qui: PoliticaMonta la polemica sui rifiuti
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 18 ottobre 2001 00:00:00
La società Seta nel mirino dell'assessore Trapanese. Chiamato in causa da molti cittadini, che gli imputano un cambiamento di rotta rispetto alle dure prese di posizioni sulla società mista, quando sedeva sugli scranni dell'opposizione.
«Nella qualità di assessore all'Economia e alle Risorse Comunitarie, rispetto alla società mista Seta non ho mutato affatto le mie convinzioni - precisa Vincenzo Trapanese (nella foto in alto) - ed in questo ho il conforto dell'intera amministrazione Messina. Continuo a ritenere la Seta un inutile carrozzone, che ha fortemente contribuito a far lievitare i costi a carico dei contribuenti cavesi. Se fosse stato possibile, appena insediati, l'avremmo cancellata con un semplice tratto di penna, nell'interesse della città e della tasca dei contribuenti. Questo, in ragione delle decine di lavoratori che ne sono alle dipendenze, non si può. Almeno per il momento, in quanto comunque è nostra intenzione rivedere completamente l'assetto della Seta, riconvertirla, affidandole, cioè, altri servizi e rimodulando di gran lunga quelli attuali».«Sono dichiarazioni di una gravità estrema - tuona Alfonso Laudato (nella foto al centro), capogruppo del Cdu - Se questo è il suo pensiero, ed io sono d'accordo nel dichiarare che la Seta costa troppo alla città, allora deve mandare tutto alla Corte dei Conti per individuare le responsabilità, altrimenti se le dovrà assumere lui direttamente e gliene chiederò conto nel prossimo Consiglio comunale». Di diverso avviso l'opposizione. «Questo clima di sospetto è assurdo, che mandino tutto alla Corte dei Conti - ribatte Franco Musumeci (nella foto in basso), capogruppo dei Ds - Grazie alla Seta, invece, Cava è un'isola felice in mezzo a città sommerse dai rifiuti. E questo è un fatto. Che poi ci sia una discussione in ambito regionale su tutta la problematica dei rifiuti, anche nell'ottica di un diverso approccio al problema con la raccolta differenziata e gli impianti Cdr, questo è un altro fatto». Ricordiamo che la Seta è una società mista, detenuta per il 51% da enti pubblici (38% dal Comune di Cava ed il 13% dai Comuni di Pagani, Nocera Inferiore, Eboli e San Valentino Torio) e per il 49% da privati (25% Gesenu di Perugia e 24% ex Gepi), che conta 280 dipendenti.
Fonte: Il Portico
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