Avrebbe lasciato l’incarico del primo bagnetto a un’allieva, l’ostetrica che era di turno quando il bambino ustionato è venuto alla luce. Lei, sembrerebbe dalle ricostruzioni avviate subito dopo l’accaduto al "Ruggi d’Aragona" di Salerno, era impegnata al cellulare e non avrebbe assistito l’allieva al momento del lavaggio, non rispettando l’obbligo di controllo. Le allieve, infatti, non possono effettuare nessuna operazione senza la stretta osservazione del titolare.

La giovane, a quanto pare, avrebbe adagiato il piccolo sotto il getto della fontana e con la mano avrebbe iniziato a sciacquarlo. Ma, a causa dei guanti che le operatrici sono obbligate a portare, non si sarebbe resa conto della reale temperatura dell’acqua. Circostanza, questa, che sarebbe confermata anche dalle ustioni riportate dal neonato, che sono a chiazze e coprono solo la zona alta delle gambette e i glutei. Se il piccolo fosse stato immerso completamente nella vaschetta, come in primo momento era stato ipotizzato, le ustioni avrebbero interessato ben oltre il 20% del corpicino.

Su tutto l’accaduto faranno le loro valutazioni i componenti della commissione di disciplina, a cui ieri è stata consegnata la relazione dei direttori sanitari, chiamati dal direttore generale Giuseppe Longo, subito dopo il caso, ad avviare le indagini interne.

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