«Per il secondo fine-settimana consecutivo i militanti cavesi del Partito Comunista hanno incontrato i cittadini per discutere della situazione dell'Ospedale Cittadino. Non è mancata la paura dei cittadini che lo spostamento delle unità di Riabilitazione siano preludio alla chiusura del Reparto intero e all'avvio di un nuovo processo di smembramento della struttura. Neanche 24h ore dopo abbiamo appreso la notizia dello spostamento ufficiale di alcune unità, con la riduzione di quelle cittadine che, al momento, non potrebbero sostenere il funzionamento dell'intero reparto. Purtroppo, quello che andiamo dicendo, sta avvenendo!». Sono le parole, affidate ad un comunicato stampa, del Partito Comunista di Cava de' Tirreni.

«Cosa accadrà tra qualche mese, quando ci avvieremo alla fine dello Stato d'Emergenza da Covid-19? Quali sono le prospettive del nostro Ospedale? - continua la nota - Come sarà assicurato il Diritto alla Salute a più di 50.000 abitanti e all'utenza limitrofa? Come si può pensare che gli ospedali di Nocera e Salerno, che già in tempi pre-pandemia esplodevano per la mole di lavoro e il sottodimensionamento di personale, possano accogliere in futuro l'utenza in maniera adeguata?».

«Questa crisi ci ha dimostrato che i tagli degli ultimi vent'anni (almeno), compiuti ugualmente da centro-destra e centro-sinistra, ci hanno restituito una Sanità inadeguata e impreparata», conclude.