La Casa delle Libertà, con esclusione dell'Udc, sembra aver trovato l'unità sulla candidatura di Alfredo Messina a sindaco. "Polis", data per sicura a supporto dell'ex primo cittadino, pare invece aver preso le distanze. Ne parliamo con il leader, il dottor Enzo Gallo: «Per rispondere alla domanda, va ricordata la cronistoria degli ultimi passaggi di questi pseudo-protagonisti della politica. Una decina di giorni fa Messina, con il quale ho parlato, non intendeva sottoporsi alla volontà dei partiti, si fa per dire, che avevano indicato le regole (come se ve ne fosse bisogno in partiti che si rispettano) per la partecipazione alla Casa delle Libertà, dichiarando fuorilegge le civiche in generale e la civica "Tutti per Cava", espressione della società civile. Io avevo apprezzato questa sua presa di posizione, che faceva parte di una mia precisa richiesta, indicando anche come sostenerlo come sindaco, mantenendo ferma la civica e con un probabile travaso del sottoscritto, appetito da tutti i partiti politici, e di parte di "Polis", nonché la "pulizia" da operare in Forza Italia e l'apertura a candidature di personaggi della società civile che vogliono e debbono gestire la cosa pubblica. Questo senza venir meno a quella che è l'etica della politica, ai normali rapporti esistenti tra i partiti, e senza aver bisogno di coordinamenti vari di personaggi che ancora sono alla ricerca di autore e che non hanno capito che per loro non vi è alcun tipo di futuro politico.

Tutto questo avveniva mentre, nel contempo, ho continuato a ricevere telefonate dai leader dei partiti di centro-sinistra, nonché da altro candidato a sindaco. Messina, purtroppo per lui, invece di seguire quanto da me indicato, aveva già firmato l'accordo tutt'ora vigente che esiste tra Alleanza Nazionale, Forza Italia e quant'altri, annullando la sua civica di riferimento ed accettando il coordinamento e quant'altro, consentendo così ai detentori di questi partiti politici locali di mantenere inalterate le posizioni di quelli di sempre, cercando di mantenere un posto al sole, nonché di carpire la buona fede dei cittadini.

A queste condizioni "Polis" non ci sta e non accetta alcun accordo con la Casa delle Libertà, perché questi personaggi, che nel passaggio tra la prima e la seconda Repubblica hanno potuto appropriarsi delle sigle, e non solo, dei partiti, in assenza delle vere intelligenze di questa città, che hanno preferito restarsene a casa, cercano di evitare il transito negli stessi di elementi che potrebbero diventare di disturbo. Ma non hanno fatto i conti con la società civile e con i giovani, soprattutto, che hanno capito alla grande i nostri messaggi e che ci seguono numerosissimi, per la nostra onestà, rettitudine e rispetto per la città. Per me questo raggruppamento, così come è composto, ha già perso le elezioni! Noi in questi giorni siamo assillati da tutti i partiti, compresi quelli di centro-destra, ma non da quelli del "cortilaio" locale, ma dai responsabili nazionali degli stessi, che tra poco dovranno scendere in campo per le politiche, mentre per le amministrative vi è tempo. Così come stiamo ascoltando i leader del centro-sinistra.

Alla luce di quanto rappresentato, la posizione di "Polis" è chiara ed indiscutibile: ho sempre detto che noi vogliamo difendere questa città, condizionando le politiche per le amministrative e viceversa, senza alcun interesse di carattere personalistico, ma solo per il bene dei cittadini di Cava de'Tirreni. Pertanto, nella nostra autonomia, che ce lo consente, e con il supporto dei cittadini, che ci manifestano la loro stima ogni giorno, opereremo la nostra scelta per le politiche da qui a pochissimi giorni, indicando i motivi della nostra scelta, che sarà tale solo se tutte le nostre richieste per la città saranno accolte, come pare che siano. Per le amministrative potrebbe esservi o una corsa solitaria con il sottoscritto candidato a sindaco, o con il partito o la coalizione scelti per le politiche, con le stesse motivazioni e con maggiori garanzie richieste. Noi rappresentiamo la trasparenza e non intendiamo in nessun modo venderci, né tanto meno vendere o barattare la città di Cava de'Tirreni».