Si è svolta questa mattina in piazza del Saracino a Positano la manifestazione organizzata dalla Lega con in prima linea il sindaco Michele De Lucia che ha accolto l'eurodeputata Lucia Vuolo, il coordinatore provinciale della Lega Nicholas Esposito, il consigliere comunale di Salerno Giuseppe Zitarosa e Fulvio Mormile in rappresentanza di Forza Italia.

Imponente lo schieramento di Polizia e Carabinieri in via precauzionale per la contromanifestazione annunciata in spiaggia. Gli agenti sono stati di fatto il pubblico più nutrito della manifestazione, che contava poche decine di persone. In totale gli interventi, compresi i saluti del sindaco, sono durati poco più di 10 minuti e sono stati tutti incentrati sull'attacco al governo, sia Nazionale che della Regione Campania.

Nello stesso momento, a poca distanza, sulla Spiaggia Grande di Positano, un nutrito gruppo di giovani attivisti ha risposto al claim della Lega "Positano non si arrende. W l'Italia che produce, che lotta e che ci crede" con uno più diretto e incisivo "Positano non si Lega. Io non mi lego" con il chiaro intento di prendere le distanze dalla strumentalizzazione dell'immagine di Positano a fini politici.

Nello specifico, come leggiamo in una nota inviataci dal portavoce del gruppo Vito Mascolo, "C'è una parte importante di Positano che non gradisce che l'immagine di Positano sia accostata in qualche modo a quella della Lega."

«Siamo un gruppo di giovani amici decisi a far arrivare un messaggio forte e chiaro alle istituzioni che vorrebbero associare l'immagine della Città Verticale a quella di un partito che ha nel suo DNA un odio profondo verso il Sud e che negli anni non ha fatto altro che creare divisioni, fuori e dentro le stanze di governo.» - Ha dichiarato Mascolo - «Dopo tre mesi di lockdown, in cui lo stesso sindaco De Lucia è intervenuto sui media delineando scenari drammatici, con una Positano in ginocchio dal punto di vista turistico, invece di cercare soluzioni su come risollevare l'economia del nostro territorio, si organizzano manifestazioni lontane dal significato che invece dovrebbe assumere il 2 giugno per noi italiani. Durante il breve comizio siamo restati in silenzio ed abbiamo lasciato che le nostre magliette parlassero per noi. La nostra è una battaglia che non vuole assumere colori politici di parte, riteniamo inopportuno che una forza come la Lega voglia accostare la sua immagine alla Costiera Amalfitana e in particolare a Positano.»