Tu sei qui: PoliticaRavello, rampa Auditorium bloccata: minoranza chiede accesso agli atti e corrispondenza con Soprintendenza
Inserito da (Redazione), mercoledì 6 febbraio 2019 12:01:30
RAVELLO - Dopo il blocco dei lavori della bretella di collegamento tra via Boccaccio e Via della Repubblica (denominata rampa Auditorium) e il conseguente un crollo del muro di contenimento al cantiere, il 25 gennaio scorso, il gruppo di minoranza "Insieme per Ravello", rappresentato dai consiglieri comunali Paolo Vuilleumier e Gianluca Mansi vuole vederci chiaro e richiede l'accesso a tutti gli atti prodotti. Nel dettaglio la corrispondenza intercorsa tra il Comune di Ravello e la ditta aggiudicataria dei lavori, la napoletana Falco Primo, per la realizzazione della bretella di collegamento tra via Boccaccio e Via della Repubblica, in particolare le riserve avanzate da quest'ultima a far data dal 1° giugno 2018 al 5 febbraio 2019. Inoltre la corrispondenza intercorsa tra la Soprintendenza e il Comune di Ravello a partire dal 12 settembre 2018 ad oggi.
Sono diversi gli aspetti ancora non chiariti dopo lo stop ai lavori iniziati lo scorso aprile e che avevano portato al rinvenimento di alcuni reperti archeologici di età medievali. La base di una torre di età federiciana avrebbe portato la Soprintendenza a richiedere l'ulteriore modifica al progetto originario. Lo stato di abbandono del cantiere dopo l'edificazione delle palificate, poi, le principali cause del crollo.
L'opera pubblica strategica, finanziata dalla Regione Campania per 1,45 milioni di euro dai fondi Fers Campania 2007/13, era stata immaginata dal sindaco Salvatore Di Martino già nel 2016, nel suo ruolo di assessore all'Urbanistica dell'amministrazione Imperato (2006-2010). Una lingua d'asfalto che dall'ingresso del tunnel nuovo conduce direttamente alle spalle dell'auditorium "Oscar Niemeyer" allacciandosi con Via della Repubblica che consentirà la pedonalizzazione di via Boccaccio e, specie ai residenti, di raggiungere comodamente le frazioni basse evitando ingorghi.
Il sindaco Di Martino, subito dopo il crollo del 25 gennaio aveva dichiarato: «Come abbiamo avuto modo già di denunciare i lavori della rampa auditorium avevano subito un immotivato arresto: riserve dell'impresa esecutrice dei lavori, sospensione da parte della Soprintendenza, esposti anonimi, etc. un mix di motivazioni che hanno finito per determinare il fermo [...]». E sull'evento franoso aveva aggiunto: «Non lasceremo nulla di intentato per accertare immediatamente eventuali colpe e responsabilità, ma soprattutto per dare celerità alla realizzazione dell'opera. Di sicuro non ci fermeremo davanti ad arroccamenti che non hanno alcun motivo di essere, né davanti ai mistificatori della verità». Quella verità che dovrà venire a galla anche grazie alle indagini avviate dagli uomini della Sezione Navale della Guardia di Finanza di Salerno in seguito a un esposto anonimo.
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Fonte: Ravello Notizie
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