Tu sei qui: PoliticaRebus primarie, centrosinistra in fermento
Inserito da (admin), lunedì 24 gennaio 2005 00:00:00
Gli "Ulivisti per Cava" avviano la raccolta di firme per la petizione delle primarie e già scoppia la polemica. Il gruppo politico di movimento aderente alla Rete nazionale dei Cittadini dell'Ulivo, come annunciato alla sua costituzione, nel week-end è stato impegnato nella raccolta di firme per le primarie per l'individuazione del candidato sindaco. «È un'iniziativa - osserva il prof. Vitolo, uno dei portavoci del movimento - svincolata dai partiti, che si propone di portare sul tavolo unitario dei partiti la volontà della gente, per avviare sul tema una discussione responsabile ed attenta alla comunità. Una provocazione seria, per unire e non per rompere». Non manca chi parla di fuga in avanti o di inopportunità. «Purtroppo, il dado è tratto. Occorre essere intelligenti a non fare di quest'iniziativa un motivo di strappo», osserva Francesco Musumeci. Pasquale Lupi Milite di Rifondazione Comunista, in una conferenza stampa cui ha partecipato anche il segretario provinciale Giulio Riccio, annuncia che il partito è favorevole alle primarie, ma contesta il metodo: «Pur riconoscendo che sono una risorsa per la democrazia, una partecipazione nuova ed una riscoperta della politica, ci saremmo aspettati che fosse un'iniziativa collegiale, non di un singolo movimento o associazione, e che soprattutto fosse rivolta ad individuare nomi ed un programma. Comunque firmeremo». Intempestiva, secondo il segretario diessino Marco Ascoli, un'accelerazione di un problema che poteva e doveva essere posto in altri momenti: «Non firmerò, non per il merito, ma per il metodo. Sarebbe stato opportuno sottoporlo al tavolo unitario dopo le regionali. Potrebbero essere anche inutili se il tavolo stesso troverà la convergenza giusta sul nome». Sul senso delle primarie sono tutti d'accordo se servono per risolvere una difficoltà, ma certamente non possono servire a rompere. Ed è il discorso che avanza all'unanimità la Margherita. «Le primarie - osserva il portavoce De Filippis - devono essere uno strumento per ragionare, individuare tempi, modi dell'azione politica. Il rischio è che le fughe in avanti possano pregiudicare un discorso che faticosamente ed unitariamente si sta portando avanti. La costituzione del tavolo unitario è un esempio del lavoro intelligente che si sta facendo. Attenzione a non creare alibi o falsi problemi».
Fonte: Il Portico
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