Non è stato un passaggio di consegne senza traumi quello avvenuto tra Boris Johnson e Liz Truss - sia all'interno del partito conservatore britannico che al numero 10 di Downing Street - se anche Carlo III durante l'udienza del mercoledì all'arrivo della Truss a Buckingham Palace si è fatto scappare un laconico: "Oh dear, sei ancora qui?".

E' evidente come la prima ministra Truss non stia passando giorni sereni alla guida del governo soprattutto dopo la completa retromarcia sulla manovra fiscale che ha provocato il caos sui mercati finanziari.

C'è poi aria di grande tensione anche all'interno dello stesso partito che aveva visto la Truss avere la meglio sull'ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak nel ballottaggio finale poco più di un mese fa (qui l'articolo di Positano Notizie).

Il gruppo parlamentare del suo partito, infatti, è già pronto a muoverle un processo sul suo operato giudicato disastroso: in primis, le viene contestata proprio la risoluta marcia indietro su quelle che erano le intenzioni ultra liberiste in materia fiscale mentre c'è chi pensa - addirittura - ad un ritorno clamoroso di Boris Johnson.

Ora però occorre frenare la corsa dei tassi d'interesse - su cui la Bank of England (BoE) si prepara a dover intervenire ancora vista la minaccia che incombe su milioni di persone fra titolari di mutui e fondi pensione.

Sollecitazioni a cui finora la premier prova a resistere mentre Kwasi Kwarteng, il Cancelliere dello Scacchiere, in missione negli Usa, viene accolto da un nuovo monito del Fondo Monetario Internazionale al fine di adottare "misure coerenti" di politica economica.

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