Tu sei qui: PoliticaRilancio Auditorium e destagionalizzazione turistica: le priorità di De Masi
Inserito da (redazionelda), venerdì 7 agosto 2015 18:15:22
Riparte proprio da dove aveva lasciato Mimmo De Masi, dalla sua creatura, quell'auditorium Oscar Niemeyer, motore di un più ampio programma di destagionalizzazione turistica per Ravello. Quella struttura tanto criticata, realizzata tra le polemiche, inaugurata in fretta e furia ancora incompleta per rendere merito a Bassolino, proprio nell'anno in cui il vento della politica regionale (era il gennaio del 2010) stava per cambiare e che avrebbe poi allontanato l'ideatore dell'ozio creativo dal suo sogno.
Dopo quasi cinque anni quel vento soffia nuovamente nella direzione opposta e come per magia ha riportato Mimmo De Masi al proprio posto, per riprendere quei programmi lasciati anzitempo, proprio sul più bello. Per quel distacco forzato il Professore ha sofferto ma in silenzio, continuando a frequentare Ravello d'estate, trascorrendo le sue serate con gli amici tra i tavoli dei bar della piazza e non rinunciando ad assistere agli eventi di cartello del Festival targato Brunetta che non ha mai abbandonato il format, lasciato in eredità dal sociologo.
In cinque anni tante cose sono cambiate, il mondo è cambiato: oggi, a 77 anni e mezzo, De Masi ritrova una Fondazione diversa da quella che aveva lasciata, che ha dovuto fare di necessità virtù in nome della spending review, con un'impronta più manageriale e meno culturale rispetto al passato, più attenta ai conti, a far cassa.
Il professore di Rotello (paese nativo di De Masi, in provincia di Campobasso) che era abituato ad eventi strabilianti e a immaginare i cartelloni dei suoi Festival con 2 milioni di euro sul tavolo prima di cominciare - grazie al contributo di Fondazione Monte Paschi -, oggi si dovrà "mantenersi" nei limiti.
In questo il suo ex braccio destro e burocrate, Secondo Amalfitano, è stato attento. Ma una cosa è certa: oggi più che mai il Festival e la Fondazione hanno necessità di uscire dall'orbita regionale, attraverso la qualità degli eventi e della comunicazione.
Questo De Masi lo sa bene e da Maratea, dove si trova in questo momento per la presentazione di uno dei suoi libri, sta già stilando la lista delle cose da fare sin da inizio settembre, cioè da quando rientrerà da un viaggio programmato in Brasile per dare vita al progetto di "rifondazione" Ravello, presso cui, ad attenderlo, ci sono diversi dei suoi collaboratori della prima ora. Altri, invece, non organici al nuovo corso, inevitabilmente dovranno salutare. E' la teoria del vento.
Fonte: Il Vescovado
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