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Tu sei qui: PoliticaScontro in Consiglio comunale a Cava de’ Tirreni: dubbi sul fondo di dotazione dell’azienda consortile con la Costiera Amalfitana

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Discrepanze nei documenti ufficiali e accuse di irregolarità sollevano tensioni sulla gestione della neonata azienda Cava-Costa d’Amalfi per i servizi sociali.

Scontro in Consiglio comunale a Cava de’ Tirreni: dubbi sul fondo di dotazione dell’azienda consortile con la Costiera Amalfitana

Durante il Consiglio comunale del 27 novembre, il consigliere di minoranza Marcello Murolo ha denunciato differenze tra l’atto costitutivo approvato in aula e quello siglato davanti al notaio, definendo l’episodio «un falso deliberatamente propinato al Consiglio».

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 29 novembre 2024 16:57:54

Durante l'ultimo Consiglio comunale di Cava de' Tirreni, svoltosi il 27 novembre, la discussione si è infiammata in merito alla variazione di bilancio relativa alla neonata azienda consortile Cava-Costa d'Amalfi per i servizi sociali. La questione centrale ha riguardato il fondo di dotazione, previsto per un ammontare di circa 600mila euro, e le discrepanze riscontrate nei documenti ufficiali.

«Faccio notare che nell'atto costitutivo approvato da questo consiglio comunale in data 2 aprile 2024 di questo fondo di dotazione, di questo importo e di questo articolo 9 dell'atto costitutivo non c'è traccia. In poche parole il 27 maggio è stato siglato davanti al notaio un atto costitutivo diverso rispetto a quello approvato in consiglio comunale», ha esordito il consigliere di minoranza di "Siamo Cavesi" Marcello Murolo.

Il fondo di dotazione, che costituirà il capitale dell'azienda consortile, è stato previsto in proporzione al numero di abitanti dei comuni partecipanti. Tuttavia, come spiegato dallo stesso Murolo in un'intervista a RTC Quarta Rete, lo stanziamento di 360mila euro indicato nella delibera di assestamento non era stato regolarmente inserito in bilancio né previsto nello statuto approvato dal Consiglio.

«Ho chiesto chiarimenti - ha detto - anche perché è una voce che non era stata regolarmente inserita in bilancio come avrebbe dovuto essere se fosse stata prevista fin dall'inizio e mi è stato detto dall'assessore Del Vecchio che la costituzione di questo fondo era previsto nell'atto costitutivo all'articolo 9, però l'atto costitutivo approvato in consiglio comunale aveva 8 articoli. In conclusione, il Sindaco ha firmato dal notaio un atto diverso da quello approvato in consiglio comunale. Io mi riservo di verificare gli altri comuni che partecipano all'azienda speciale che atti costitutivi hanno approvato. Non è chiaro se si tratti di una negligenza o di una scelta deliberata per nascondere la modifica. Come opposizione faremo approfondimenti su questo aspetto che è imbarazzante e che, in un Paese normale, sarebbe bastato a determinare le dimissioni dell'Amministrazione. Siamo di fronte a un falso deliberatamente propinato al Consiglio Comunale».

La seduta del Consiglio è stata interrotta per circa mezz'ora, al termine della quale il Sindaco Vincenzo Servalli ha presentato un emendamento. La proposta, approvata con il voto dell'assemblea, subordina lo stanziamento del fondo di dotazione alla verifica preliminare di conformità dell'atto costitutivo e dello statuto con il documento firmato dal notaio.

La vicenda ha sollevato un dibattito e lascia aperti numerosi interrogativi sulla gestione della neonata azienda consortile, un progetto che dovrebbe rappresentare un pilastro nei servizi sociali per Cava de' Tirreni e i comuni della costiera amalfitana. L'opposizione promette battaglia, mentre i cittadini attendono chiarezza.

 

Leggi anche:

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Fonte: Il Vescovado

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