Tu sei qui: PoliticaSicurezza e bullismo, opposizione all'attacco
Inserito da (admin), martedì 10 giugno 2008 00:00:00
Il ritorno delle gang dei bulli del sabato sera sui mezzi del Cstp, ed in particolare l'ultima bravata compiuta sulla tratta Cava-San Pietro, ha suscitato sconcerto e dubbi sulle scelte in materia dell'Amministrazione. La città si interroga e chiede risposte chiare e concrete. Si avanzano dubbi su certe manifestazioni che troppo spesso hanno il sapore delle sceneggiate e del folclore. Tutto un bluff? Blitz e proclami che durano lo spazio di un mattino. Colpiscono la fantasia, l'immaginazione, ma concretamente non segnano un passo in avanti in materia di qualità della sicurezza.
Prima i manganelli, poi l'unità cinofila a servizio del Comando dei Vigili Urbani, il progetto di video sorveglianza esteso a tutta la città, le ronde per la trasgressione delle ordinanze sulla differenziata e sui rifiuti, le convocazioni dei genitori dei bulli, avevano convinto anche i più resistenti che, in materia di sicurezza, c'era stata una svolta. Ed invece no. Alla prova dei fatti sono risultate pie intenzioni. Le ville restano insicure, i rifiuti si depositano a tutte le ore, le promesse dei genitori di controlli sono risultate da marinaio, i progetti sulla legalità nelle scuole vuote esercitazioni.
«È tutto da rifare», osserva il capogruppo di An, avv. Fabio Siani. Ed Alfonso Laudato, capogruppo di Forza Italia, rincara la dose: «Abbiamo sempre sostenuto che le azioni del sindaco Gravagnuolo e dell'assessore Senatore avevano un valore solo mediatico. I risultati concreti sono sotto gli occhi di tutti: nulla è mutato, il traffico è caotico, il sabato e la domenica la città è terra di nessuno, parcheggi a doppia, tripla fila, il bullismo sembra aver trovato nuova forza. Non è con la caccia a qualche venditore ambulante abusivo che rendiamo la città sicura. Affrontiamo, invece, tutti insieme il problema».
Ma Senatore non ci sta, sottolinea che sono episodi quasi fisiologici e che la città sembra aver compreso l'impegno per restituire sicurezza e serenità. «Abbiamo interpretato il disagio della gente ed abbiamo anticipato certe soluzioni oggi avanzate da più parti. In due anni abbiamo creato un clima di affidabilità, la gente collabora, il poliziotto di quartiere è una realtà, con i nuovi Vigili di cui potremo disporre sarà possibile realizzare un maggior controllo del territorio. E le iniziative fino ad oggi risultate sporadiche possono diventare momenti di un progetto continuo», spiega Senatore. Ma il problema resta.
Fonte: Il Portico
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