Sta facendo discutere l'ultima proposta di Matteo Salvini. Intervistato da Bruno Vespa per il suo nuovo libro, "La grande tempesta", il leader della Lega, attuale Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha consigliato di tagliare 1 miliardo al Reddito di Cittadinanza per finanziare le pensioni anticipate con Quota 102.

Nel libro, in uscita venerdì prossimo, il vicepremier spiega che l'obiettivo dell'esecutivo è prelevare un miliardo dal reddito di cittadinanza di chi potrebbe lavorare per finanziare nel 2023 quota 102 per le pensioni: "Età minima per andare in pensione 61 anni con 41 di contributi (quota 102). Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell'Inps serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi".

E quando Vespa ricorda al leader leghista la quota flessibile proposta dal ministro del Lavoro Marina Calderone, ovvero l'ipotesi di mandare in pensione 470mila lavoratori tra i 61 e i 66 anni con 35 anni di contributi e una riduzione proporzionale dell'assegno, Salvini risponde: "Va benissimo anche questa. Per i medici ospedalieri e il personale sanitario pensiamo di muoverci in maniera opposta. Quando hanno maturato l'età e i contributi per andare in pensione, se accettano di restare al lavoro prendono lo stipendio maggiorato di una parte dei contributi che lo Stato dovrebbe versargli".

Foto: Matteo Salvini