Dopo la visita di Giorgia Meloni a Kiev, l'Italia è di nuovo sotto attacco da parte degli hacker filorussi: i siti di diverse aziende e istituzioni sono stati presi di mira dal collettivo NoName057 con un attacco Ddos che ha l'obiettivo di smascherare, dicono loro stessi, "l'Italia russofoba".

A onor del vero, Roma ridimensione l'efficacia degli attacchi hacker subiti, in quanto i sistemi di difesa cyber sono riusciti a limitarne gli effetti.

Il Collettivo ha rivendicato sui propri canali Telegram, come l'attacco sia partito quando la presidente del Conasiglio era ancora in Ucraina per incontrare il presidente Zelensky.

Nel mirino dei cyber attacchi sono finiti il sito del ministero degli Esteri, quello del Viminale e quello delle Politiche Agricole, il portale per il rilascio della carta d'identità elettronica e quello dei Carabinieri ma anche il sito della banca Bper e quello della società di utility A2a nonché quello del gruppo Tim.

Da Roma rassicurano su come le contromisure abbiano funzionato senza che si siano verificati i problemi del maggio scorso, quando decine di siti, compreso quello del Senato e dello stesso ministero della Difesa andarono in down a causa di un attacco da parte degli hacker di Killnet, altro collettivo filorusso che dall'inizio della guerra ha preso di mira tutti i paesi che sostengono l'Ucraina.

Fonte foto: Foto di Pexels da Pixabay e Foto di Pete Linforth da Pixabay