Tu sei qui: Politica‘Una transazione? Sarebbe un'ammissione di colpa'
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 10 gennaio 2002 00:00:00
Il sindaco di Cava de' Tirreni, Alfredo Messina (nella foto), è a rischio di decadenza. Il motivo è costituito dall'incompatibilità, venutasi a creare a seguito della costituzione di parte civile, esercitata con azione popolare, da un cittadino in sostituzione del Comune nel giudizio penale per abuso d'ufficio a carico, tra gli altri, di Messina, che all'epoca dei fatti era dirigente dell'Ufficio Legale. L'avvocato Franco Massimo Lanocita, che in passato ha difeso in analoghe situazioni i sindaci Angelo Amorino e Sergio Parisi, rispettivamente di Minori e Palomonte, chiarisce dal punto di vista legale la questione. A chi spetta decidere la costituzione di parte civile in giudizi contro amministratori? «La deliberazione spetta alla Giunta. Ma è evidente che una decisione del genere non è facile che venga adottata quando è contro il sindaco, in quanto gli assessori vengono scelti dal primo cittadino e, quindi, si potrebbe determinare come conseguenza lo scioglimento del Consiglio». C'è un'alternativa? «Sì, è rappresentata dall'azione popolare, con l'esercizio della costituzione di parte civile proposta da un qualsiasi cittadino. Ed è ciò che è avvenuto nel caso del sindaco Messina». Quale conseguenza deriva dalla costituzione di parte civile in casi del genere? «Essa determina la pendenza di una lite e quindi l'amministratore, in questo caso il sindaco, si viene a trovare in una situazione di incompatibilità, con la conseguenza che può essere dichiarata la decadenza». A chi spetta tale dichiarazione? «In base agli articoli 69 e 70 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, spetta al Consiglio comunale, ma se non provvede è possibile anche in questo caso l'azione popolare, con la sostituzione di un qualsiasi cittadino o del prefetto, che possono chiedere al Tribunale civile di dichiararla». Non ci sono altre soluzioni? «Teoricamente, l'incompatibilità potrebbe essere evitata mediante il pagamento del risarcimento del danno per illecita condotta, che ha determinato il procedimento penale. Quindi, potrebbe essere sottoscritta una transazione. Si pone, però, un problema». Quale? «Una transazione in questa fase, prima della decisione penale, assume il significato di un'ammissione di colpevolezza».
Fonte: Il Portico
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