Mentre Donald Trump continua a difendersi dal suo social network, Truth:

"La mia incriminazione 'senza precedenti' mostra al mondo la corruzione, lo scandalo e il degrado in cui sono precipitati gli Stati Uniti negli ultimi 3 anni".

Intanto con i sondaggi che lo danno ampiamente favorito nella volata tra repubblicani per la successiva corsa alla Casa Bianca, parla uno dei legali del tycoon, John Lauro che in un'intervista oggi a Nbc, dichiari come l'incriminazione dell'ex presidente per aver tentato di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 è una violazione della sua libertà di espressione:

"È la prima volta che un presidente in carica attacca un avversario politico sulla base del Primo Emendamento, criminalizzando l'espressione della propria posizione e lo svolgimento dell'attività politica".

E prosegue:

"Quello che il presidente ha visto nelle elezioni del 2020 erano delle irregolarità in corso e lui aveva tutto il diritto di commentarle ed agire politicamente", ha aggiunto l'avvocato sostenendo che i procuratori federali "non potranno mai dimostrare" che le dichiarazioni fatte da Trump, definite da loro "bugie", non "erano protette dal primo emendamento".

Lo stesso Lauro ha poi definita "assurda" la richiesta del procuratore speciale, Jack Smith, di avere un procedimento rapido.

"Che giustizia è costringere un ex presidente degli Stati Uniti ad un processo in 90 giorni quando hanno avuto tre anni di tempo?", ha continuato polemico, collegando l'incriminazione alle nuove elezioni.

In piena presidenza Biden la corsa alla Casa Bianca si fa già 'caldissima' con un Trump mai domo e pronto, ancora una volta, a stupire.

Fonte foto: Commons e Commons Wikimedia