Un'ampia operazione di anti-abusivismo è stata eseguita dalle forze congiunte della polizia di Jesolo e Venezia, che ha portato al sequestro di decine di borse contraffatte e ben venti arresti. Il Giornale riferisce i dettagli dell'operazione che ha coinvolto ben 13 pattuglie le quali hanno ispezionatola stazione ferroviaria di Mestre, scoprendo almeno una ventina di immigrati con grossi borsoni che salivano sugli autobus. A quel punto gli agenti hanno allertato la stradale, che ha fermato i pullman con a bordo i potenziali contraffattori e li ha perquisiti, sequestrando ciò che avevano con sè. L'operazione si è conclusa intorno alle 19.00, i sospetti sono stati portati al comando di polizia locale di Venezia, dove sono state eseguite le operazioni di identificazione. Stando ai risultati, gli immigrati arrestati provenivano da paesi dell'Africa subsahariana, due saranno espulsi mentre altri sono stati segnalati alle questure di Venezia a Avellino, dove avevano fatto domanda per il permesso di soggiorno. I comandanti della polizia hanno espresso soddisfazione di fronte all'esito positivo della retata, riferendo i risultati all'opinione pubblica: "Non potendo fermare i venditori abusivi sul litorale per questioni di ordine pubblico - ha spiegato il comandante della polizia locale di Jesolo Claudio Vanin - abbiamo dovuto fermarli alla partenza, ovvero sugli autobus che queste persone prendono la mattina presto da Mestre per raggiungere Jesolo". "È stato un esempio brillante di collaborazione tra due comuni e rispettive forze dell'ordine - ha spiegato l'assessore alla coesione sociale di Venezia Simone Venturini - l'operazione si inserisce in un contesto generale di contrasto al degrado che non ha precedenti a Venezia".