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Vietri dice no alla condotta sottomarina, raccolte 500 firme

Il promotore della petizione, Daniele Benincasa: “Nessun politico mi è stato vicino”. Tiziana Benincasa, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia: “preoccupazioni Amministrazione comunale inspiegabili”

Inserito da (ranews), martedì 26 giugno 2018 18:28:29

Di Antonio Di Giovanni

 

La raccolta di firme contro la condotta fognaria che da Cetara dovrebbe collegarsi a Vietri sul mare sull’impianto di sollevamento dei reflui, è stato, secondo il promotore Daniele Benincasa, «un grande successo». 500 le firme raccolte in pochi giorni da parte dei cittadini, ma a detta di Benincasa, quasi nessun politico ha firmato la petizione.

«Conclusa la raccolta firme, devo rilevare che la partecipazione è stata alta e sentita. Ho avuto modo di constatare che molte persone sono preoccupate e indignate - ha stigmatizzato Daniele Benincasa - per la realizzazione di quella che chiamano condotta sottomarina, ma che non è né più né meno di una fognatura da Cetara a Vietri».

«È stata un’esperienza costruttiva - ha continuato Benincasa -, nel corso della quale ho dialogato con tanti cittadini, alcuni ignari della situazione, e perciò posso sostenere che, oltre ad un’azione di protesta, è stata anche una campagna di sensibilizzazione. Tante poi le persone che in questi dieci giorni si sono rese disponibili a collaborare per diffondere l’informazione della petizione e a queste va il mio più sentito ringraziamento. Unico dato poco esaltante, che, ahimè, ho rilevato, - ha rimarcato - è constatare che le forze politiche del territorio, ad eccezione di alcuni esponenti del Pd, non mi sono state vicine: alcune hanno preferito non esporsi, mentre altre, al fine di confondere l’opinione pubblica ed avversare l’iniziativa, hanno diffuso informazioni non veritiere».

«Mi aspettavo di ottenere – ha spiegato - da esse maggiore solidarietà e collaborazione, invece non ho ricevuto nulla di tutto ciò, se non qualche ingiustificato e scomposto attacco. Su determinati temi come l’ambiente e la salute, ritengo, che non ci debbano essere colori e/o barriere politiche. E invece, mio malgrado, mi tocca prendere atto che a Vietri la "speculazione politica" regna sovrana. Sono profondamente convinto che in questa fase bisogna pensare a risolvere il problema e non tentare di far ricadere le responsabilità su qualcuno. A trovare un eventuale responsabile ci si penserà dopo, quando l’obiettivo sarà raggiunto. E invece ho avuto l’impressione che la preoccupazione maggiore fosse quella di puntare il dito contro qualcuno piuttosto che quella di trovare la soluzione meno pericolosa e più indolore possibile per il territorio e la salute della gente. Mi auguro che le Autorità tengano in debito conto la volontà dei sottoscrittori della petizione».

D’altro avviso è Tiziana Benincasa, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato in una nota stampa: «Le spiegazioni tecniche dell'ingegnere Valiante, tecnico dell'Ausino, e dell'architetto Cavaliere, rup del progetto, confermano la bontà del progetto e fugano ogni dubbio circa eventuali mareggiate, tracimazioni e situazioni di emergenze. Le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale sono inspiegabili. I tanti interrogativi sollevati sembrano voler impedire l'ammodernamento dell'impianto per evitare che emergono inefficienze dello stesso derivanti dal sistema fognario dell’intero territorio vietrese ormai obsoleto. Non comprendo l'ostruzionismo alla realizzazione del progetto da parte del Pd vietrese e amministrazione comunale, che addirittura sembra voler ricorrere alla giustizia amministrativa, pur di bloccare la conclusione di un’opera di cui era perfettamente a conoscenza sin dal 2012 e che ha avuto nel 2015 il placet anche dell’Ue».

Leggi anche:

Stop lavori depurazione a Vietri, Comitato difesa Beni Comuni: «Assurdo ostruzionismo»

Fonte: Il Vescovado

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