Vincenzo Abbagnale è stato deferito dalla Procura della Nado-Italia e salterà le olimpiadi di Rio De Janeiro il prossimo agosto. Questa la decisione del procuratore Tammaro Maiello, che ha chiesto 16 mesi di squalifica per il canottiere azzurro, a giudizio per la mancata reperibilità ai controlli antidoping.

L'atleta, già campione del mondo e componente l'equipaggio amalfitano alla regata delle quattro Repubbliche Marinare del prossimo 12 giugno, è responsabile di tre mancate reperibilità al controllo antidoping rese note il 10 febbraio scorso. All'uscita dagli uffici dello stadio Olimpico di Roma, lo scorso 12 aprile, Abbagnale jr. si era detto fiducioso sulla partecipare all'Olimpiade, ma adesso suo padre Giuseppe, ex campione olimpico e oggi presidente della Federazione italiana canottaggio, esclude ogni possibilità:

«Vincenzo ha oramai maturato l'idea dell'esclusione dai prossimi Giochi Olimpici di Rio, quindi sta lavorando in prospettiva futura - ha dichiarato il presidente Abbagnale - Sa di aver fatto una leggerezza, ne è consapevole: spero che tutto questo gli serva per il futuro, per riservare maggiore attenzione e crescere ulteriormente come persona. Davanti al Tribunale nazionale antidoping proverà comunque a ridurre la richiesta sanzionatoria avanzata dalla Procura».