È stata una gara dura, maschia ed a tratti anche piacevole, in cui gli uomini di mister Proto hanno provato in tutti i modi di vincerla, ma va dato merito agli ospiti di aver retto l'urto fino al fischio finale.

Primo tempo opaco per i padroni di casa, ma tolta l'occasione di Corado, sono proprio i biancazzurri ad andare vicino al vantaggio, con Pepe e Proto.

Nella ripresa il Costa d'Amalfi cambia marcia, e diventa una gara quasi a senso unico.

Mister Proto da spazio a Ferraiolo e Celia, ed in sol colpo guadagna palleggio ed intensità.

Arrivano le conclusioni di Apicella e Tagliamonte, poi a metà frazione è Caruso a far sobbalzare tutti, con una conclusione di sinistro che si stampa sul palo, lasciando impietrito Romano.

Spingono i biancazzurri, con Apicella che riesce a trovare il fondo in diverse occasioni, ed in una di queste Ferraiolo anticipa tutti ma il suo destro scheggia quasi la traversa dell'angolino alto e termina fuori.

Il finale diventa ancora più intenso e convulso, ma neanche l'assedio finale riesce a far crollare il muro agropolese.

Il triplice fischio sancisce il 17esimo risultato utile consecutivo, ma porta con se tanti rimpianti.

Onore ad un Agropoli coriaceo come non mai, e che ha dimostrato di saper soffrire in modo compatto.

Ora però testa alla prossima, il cammino continua, destinazione Sant'Antonio Abate.

IL TABELLINO

CAMPIONATO ECCELLENZA GIRONE B

28ª giornata

COSTA D'AMALFI - U.S. AGROPOLI 1921 0-0

COSTA D'AMALFI

Manzi, Vuolo, Pepe, Massa, Martinelli, Apicella, Caruso, Caputo (dal 63° Celia), Proto (dal 68° Aiana), Tagliamonte (dal 79° Cappiello), Infante (dal 63° Ferraiolo)

All. Proto

A disp: Strino, Petrosino, Matrone, Landi, Serretiello

U.S. AGROPOLI 1921

Romano, Pelliccia, Raucci, Chumak (dal 90° Cesani), Sannia S, Romanelli, Terriuolo (dal 68° Onesto), Gaita, Rabbeni, Rimoli, Corado (dal 68° Capozzoli)

All. Ambrosino

Ammoniti: Vuolo, Pepe (CDA); Raucci, Chumak, Capozzoli (A)

Recupero: 2' pt, 4' st

Angoli: 9-3 per il Costa d'Amalfi

Fonte: clubcostadamalfi.it

Foto: Michele Abbagnara