Pareggio tra le polemiche ieri a Maiori tra il Costa d'Amalfi e il Mari Football Club: la gara finisce 1 a 1 ma a tenere banco sono le proteste dei padroni di casa per l'arbitraggio. «I direttori di gara - si legge in una nota al vetriolo della società - hanno letteralmente inciso dal primo all'ultimo minuto sul normale svolgimento della partita. Ormai è consuetudine - continua il j'ai accuse della dirigenza costiera - che il Costa d'Amalfi sia la "cavia" di arbitri esordienti, che si rivelano scadenti e inadeguati, e che con la loro condotta minano lo svolgimento delle gare e compromettono le partite future».

Passiamo ora al calcio gocato. I costieri si presentano in forte emergenza contro un Mari alla disperata ricerca di punti salvezza. La squadra di casa comincia subito bene, tenendo alto il proprio baricentro e creando pericoli con Criscuoli e Ferrara. È proprio una conclusione del capocannoniere del campionato, al 14esimo, che spaventa Borriello. Il Mari è ben arroccato dietro e cerca di sfruttare qualche ripartenza, ma al 20esimo un errore di Infante spiana la strada a Palumbo: il centrocampista del Costa d'Amalfi calibra male il retropassaggio e mette a l'attaccante ospite solo davanti a De Gennaro. Per il napoletano è un gioco da ragazzi portare avanti i suoi. I costieri non si scompongono e tornano e tornano a presidiare la metà campo ospite. Al 26esimo comincia la sagra degli errori arbitrali: Ferrara viene servito in area da Criscuoli, e viene atterrato da Santaniello: tra le proteste locali l'arbitro lascia continuare. Pochi minuti dopo ed è Criscuoli ad avere la palla del pareggio, ma il pallone termina a lato con Borriello in ritardo. Ci prova ancora Ferrara al 36esimo, ma la sua conclusione è forte ma non precisa. Al 40esimo altro episodio clamoroso: Criscuoli, che parte da dietro, viene fermato per fuorigioco, tra le proteste vibranti dei giocatori e della panchina. Il Mari prova ad uscire dalla pressione e si fa vedere con una conclusione di Palumbo, troppo debole per impensierire De Gennaro, e con una conclusione di Perna.

La seconda frazione si apre con i costieri totalmente votati all'attacco, ed incomincia un lungo assedio che ha il suo culmine al 50esimo: punizione di Criscuoli, Borriello respinge come può, ma la palla arriva a Vissicchio che in rovesciata realizza un gol fantastico. Il Mari sembra alle corde, e i costieri provano a ribaltare la gara. La speranza svanisce però a causa delle espulsioni di Criscuoli e Santaniello. La gara però non cambia, con gli ospiti arroccati dietro e i costieri costantemente nella metà campo avversaria. Entra anche Apicella, ed al 67esimo, da un suo spunto personale, è protagonista dell'episodio più clamoroso della gara: l'attaccante costiero parte palla al piede saltando due avversari, entra in area e ancora Santaniello, in ritardo, lo falcia. L'arbitro, tra l'incredulità di tutti, compresi gli ospiti, prima fa continuare, poi dopo qualche secondo ferma il gioco e ammonisce Apicella per simulazione. E' il finimondo: un errore davvero grave che scatena le proteste di tutti i giocatori in campo. La gara diventa nervosa, e il direttore di gara la perde completamente di mano, i falli diventano più duri e non vengono neanche sanzionati. La squadra di mister Proto non demorde e va alla conclusione con Apicella, dopo una grande azione personale, ma la sua conclusione viene respinta da Borrelli. Ci prova anche Padovano con una doppia conclusione: la prima viene respinta da un difensore, mentre la seconda termina tra le braccia del portiere. Gli ospiti ci provano in contropiede, con i locali tutti in avanti, ma Palumbo spreca. Ancora polemiche, poi, quando il direttore di gara espelle Vissicchio per proteste.

La gara termina in 9 contro 10: piovono fischi, copiosi e scroscianti, sul Comunale di Maiori, ma non sono diretti ai 22 in campo.
I costieri saranno impegnati, settimana prossima, sul difficile campo del Santa Maria la Carità, e dopo questa gara l'emergenza sarà ancora più marcata, viste le imminenti squalifiche.