Ecco svelati anche i nomi degli ultimi premiati di Football Leader 2016, il pallone d'oro degli allenatori di calcio italiani che si svolgerà tra martedì 24 e giovedì 26 maggio nella splendida cornice del Grand Hotel Il Saraceno di Amalfi. Il tecnico del Genoa, Gian Piero Gasperini ha vinto il Premio AIAC "Panchina giusta" con la seguente motivazione:«A Gian Piero Gasperini che si è distinto nel campionato di serie A per fair-play, adottando comportamenti sempre all'insegna della correttezza e della lealtà sportiva. Attraverso la sua attività di allenatore, egli ha promosso i valori più alti dello sport».

Tra i premiati Fabio Capello, Maurizio Sarri, Urbano Cairo, Pantaleo Corvino, la Gialappa's band, Federico Bernardeschi, Fabrizio Corsi, Beppe Marotta e Vincenzo Montella.

Il giovanissimo portiere del Milan Gianluigi Donnarumma si è invece aggiudicato il premio "Rivelazione dell'anno", assegnatogli dalla commissione composta da prestigiose firme del giornalismo italiano. «Per essere stato, al primo anno di serie A, la rivelazione assoluta del campionato 2015-2016, mostrando un talento purissimo, le stimmate del campione e una chiara leadership in campo a soli 17 anni, oltre a qualità tecniche indiscutibili».

Walter Mazzarri, ex allenatore di Napoli e Sampdoria,ha ottenuto il premio "Dino Celentano", assegnato per la prima volta in memoria dello straordinario dirigente di calcio del Napoli di Maradona e dell'Ischia. Nella motivazione si legge:«Per aver lasciato un segno in particolare nella storia della SSC Napoli, conquistando la qualificazione alla Champions, la vittoria della Coppa Italia e 4 accessi consecutivi alle coppe europee. Con la sua dedizione al lavoro e alla causa ha conquistato tanti tifosi, restando nel cuore dei napoletani, compreso il compianto Dino Celentano». Infine l'Assoallenatori presieduta da Renzo Ulivieri, ha assegnato a Ivan Juric, allenatore del Crotone, il premio Leader serie B per «la storica promozione in massima serie del club calabrese, conquistata grazie all'identità tattica, al gioco spettacolare e all'unità d'intenti trasferita ai calciatori dal proprio allenatore»