È scontro aperto tra l'U.S. Salernitana 1919 e la Lega Serie B dopo la pubblicazione del Comunicato Ufficiale n. 211 che ha decretato il rinvio a data da destinarsi delle gare di playout contro il Frosinone. Una decisione che ha colto tutti di sorpresa e che ha spinto il club granata ad attivare il proprio pool legale e a inoltrare una formale diffida alla Lega di B, chiedendo l'immediata revoca del provvedimento.

A esprimere la posizione ufficiale della società è l'amministratore delegato Maurizio Milan: "Siamo nel bel mezzo di una situazione inaspettata e che sorprende noi tutti, dai calciatori alla proprietà, passando per tutto lo staff. Ci disorienta il fatto di venire a conoscenza della sospensione dei playout a sole ventiquattro ore dalla loro disputa, peraltro senza sapere quando ed eventualmente contro chi rigiocarli. Sarebbe stato più corretto disputare regolarmente i playout e poi attendere eventuali risvolti dalla vicenda che coinvolge il Brescia. Il rinvio non ha fondamento giuridico: non ci sono provvedimenti sanzionatori formali né definitivi. Tuteleremo la Salernitana in ogni sede, anche al fine di non turbare la regolarità della stagione".

La vicenda ha sollevato reazioni anche a livello istituzionale. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha usato parole durissime: "È gravissima la decisione improvvisa di annullare 24 ore prima la gara di spareggio tra Salernitana e Frosinone. Chi ha deciso si assume una responsabilità enorme sul piano sportivo, dell'ordine pubblico e delle tensioni conseguenti".

Accanto al club anche il mondo sindacale. Gigi Vicinanza, segretario provinciale della Filp Cisal, ha annunciato l'intenzione di promuovere una class action popolare in difesa dei tifosi: "Quella di cancellare una doppia sfida così cruciale a stagione in corso è una scelta assurda e profondamente lesiva per l'equilibrio del campionato. È inaccettabile che a pagare siano una squadra, una città e migliaia di tifosi, dopo mesi di impegno e sacrifici", ha dichiarato. "I tifosi della Salernitana hanno diritto a un risarcimento morale e materiale. Non possiamo restare in silenzio davanti a un provvedimento che calpesta la passione sportiva di un'intera comunità". Infine, Vicinanza ha lanciato un appello alla politica locale: "Ci aspettiamo che la classe politica salernitana si unisca a questa battaglia. Il calcio non è solo sport, ma è identità e coesione sociale. E adesso, quella coesione è stata gravemente ferita".

Leggi anche:

Brescia verso la retrocessione per irregolarità: playout bloccati, Salernitana in attesa