Tu sei qui: SportPositano: il successo della palestra Aikido di Montepertuso. Incontro col maestro Gennaro Galani
Inserito da (redazionelda), mercoledì 25 aprile 2018 22:01:35
di Sigismondo Nastri
Sono sempre più numerosi gli allievi del Maestro Gennaro Galani, responsabile della palestra di Aikido "Dojo Noriaki", situata a Montepertuso, frazione di Positano. Sono trascorsi già sette anni dall'inizio dell'attività e i progressi riscontrati nei ragazzi sono davvero notevoli. È da trentasei anni che Galani pratica con successo la disciplina, dando sfogo a una passione nata in lui quando, da bambino, partecipava alle lezioni di uno dei pionieri dell' Aikido in Italia, il Maestro Pasquale Aiello. Ora ha conseguito un risultato importante, la nomina a 5° dan, che lo immette nella élite degli aikidoka.
Già, ma che cos'è l' Aikido? Confesso che ne so poco. Mi appoggio, quindi, a un sito web bene informato. È un'arte marziale giapponese - leggo - sviluppata da Morihei Ueshiba, chiamato O'sensei, Grande Maestro (1883-1969). Il nome si compone di tre kanji giapponesi: 合 (ai), 氣 (ki), 道 (dō) il cui significato può essere tradotto come segue: AI: "armonia" e nel contempo anche "congiungimento" e "unione"; KI: "soffio vitale", "energia vitale"; DO: "ciò che conduce", nel senso di "percorso", "via", "cammino", sia fisico che spirituale. È un'Arte che ricerca, attraverso la pratica, lo sviluppo fisico e morale del praticante. Con i tempi che corrono, e i tanti rischi cui sono esposti le nuove generazioni, credo che vada incentivata e praticata.
"È vero - , mi dice il maestro Galani -. L'intento è piuttosto ambizioso , ma anche chi ha fatto "il giro del mondo" ha dovuto iniziare muovendo un primo passo. Dunque, cominciamo a trovare Armonia con noi stessi, anche se l'impresa è alquanto ardua. Partiamo da qualcosa che è molto più semplice: trovare l'equilibrio! Sì, quello che si impara a pochi mesi dalla nascita. Innanzitutto dobbiamo imparare come perderlo. Cadere è la prima cosa che insegno ai miei allievi: cadere senza farsi male; anzi, scivolare piuttosto che cadere. Oltre che molto meno traumatico è paradossalmente divertente ed aumenta l'autostima. Poi c'è da apprendere a rimanere stabili anche nello scivolare, per aumentare la capacità di adattamento. Imparare a farlo sotto la minaccia dell'incolumità fisica infonde coraggio, sicurezza, determinazione, discernimento. Il fatto che per allenarci dobbiamo essere in due e ci cambiamo sempre ruolo con il compagno, ci prepara alla socievolezza, al rispetto, all'umiltà. Poi ci alleniamo con le "forme" - come con delle poesie -, dunque con alcuni strumenti, e questo ci addestra alla pazienza, alla ricerca, allo studio ed al miglioramento continuo.»
Insomma, l'Aikido è una vera palestra di Vita! «Ecco perché sono felice - conclude Gennaro Galani - quando un giovane sceglie di praticare praticarlo: so che, insegnandogli a "cadere", potrò presto contare su di un altro mio simile che mi accompagna e mi sorregge su questa "Via" manifestando l'Armonia intorno a sé, con l'impegno di lasciare il nostro mondo un po' migliore di come lo abbiamo trovato.»
Fonte: Il Vescovado
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