Tu sei qui: Territorio e AmbienteA Cetara arriva "DuWo", un dispositivo con microchip per combattere il polistirolo nella filiera ittica
Inserito da (Redazione LdA), sabato 29 gennaio 2022 12:23:03
Entra nel vivo la collaborazione fra Laboratorio di Genetica Veterinaria e Biotecnologie applicate alle Produzioni Zootecniche (Genenvet) della Federico II e l'azienda Md Consulting, nato per dare una spallata decisiva all'utilizzo del polistirolo nella filiera della pesca non solo regionale.
Arriva l'attesa stipula dell'accordo di collaborazione tecnico-scientifica per l'innovazione tecnologica, la ricerca e lo sviluppo di servizi nell'ambito della genetica, della biodiversità e valorizzazione delle produzioni marine. A firmare l'intesa sono stati il professore Vincenzo Peretti in rappresentanza del laboratorio federiciano; Dante Mele, titolare del brevetto DuWo che consente di realizzare delle vere e proprie cassette per il pesce intelligenti e sostenibili e Guido Mele, amministratore della Campania Plastic, l'azienda produttrice.
Campania Plastica Packaging collaborerà con Genenvet, mettendo a disposizione personale, mezzi e strumenti necessari alla risoluzione del problema inquinamento marino da polistirolo, destinato al solo fine di ricerca scientifica, di progettazione e di diffusione lungo la filiera ittica. Fra i primi ad utilizzare le cassette intelligenti la cooperativa pescatori "Cala Bianca" di Cetara che stanno per ricevere il prodotto.
«Con questo protocollo di intesa - spiega il professore Vincenzo Peretti della Federico II - diventa più concreto l'obiettivo finale della tutela della biodiversità marina, innalzando la qualità totale dell'intera filiera produttiva. Controllando la procedura, tracciandola con un microchip e sostituendo le inquinanti cassette di polistirolo (che ancora purtroppo invadono il mercato ittico) con quelle in plastica riutilizzabile e riciclabile vogliamo garantire al consumatore finale il massimo della sicurezza e della qualità del pescato».
Ricerca, innovazione e tanta tecnologia come spiega Dante Mele: «Per questa operazione -spiega - sono state sperimentate nuove tecnologie per identificare e tracciare in modo univoco i diversi prodotti ittici con tutti gli operatori. Grazie al microchip inserito nelle cassette, possiamo seguire il prodotto lungo tutta la filiera, dal mare fino alla tavola, garantendo la correttezza dei dati e la loro conformità alle norme in vigore. Contribuire a tenere viva l'attenzione sull'importanza di tutela dell'ambiente marino costiero e di un consumo consapevole di prodotti della filiera ittica in grado di garantire ai consumatori elevati standard di qualità».
Fonte: Il Vescovado
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