Tu sei qui: Territorio e AmbienteLa Divina: prendila alle spalle!
Inserito da (redazionelda), giovedì 18 febbraio 2021 07:09:59
di Raffaele Ferraioli*
La frana verificatasi un paio di settimane fa ad Amalfi, oltre a confermare la fragilità del nostro territorio, ha causato l'interruzione della statale amalfitana riproponendo un problema ormai cronico: l'inadeguatezza del sistema di mobilità di questa area e la conseguente necessità di ridistribuire i flussi di traffico in una logica raziocinante e in attesa che venga realizzata la tanto attesa sua ristrutturazione. Tutto questo in una visione non condizionata da meschini interessi localistici e di bottega.L'occasione è buona per iniziare a valorizzare i percorsi alternativi e favorire la scoperta e la valorizzazione di quell'area definita "Costa Nascosta", ricca di risorse straordinarie tuttora integre e ambite dal turista "viandante", dedito alla ricerca dell'altrimenti e dell'altrove.
Una domanda sempre più pressante di autenticità, di identità, di interazione, la cui offerta è per fortuna allestibile grazie al prezioso giacimento culturale, storico e ambientale, enogastronomico presente nell'area collinare gravitante intorno alle due dorsali: quella del Chiunzi e quella di Agerola.Approfittare dell'evento calamitoso verificatosi per attrezzare e promuovere le "porte" collinari è una contingenza che consente di risolvere due problemi: alleviare i disagi causati dall'interruzione della statale costiera e far conoscere meglio l'altra faccia di un territorio integro, che promette ormai da tempo di trasformare in ricchezza la sua povertà, in vantaggio la sua atavica arretratezza, attenuando lo squilibrio esistente. Non ci vuole molto a capire quanto sia ricca e preziosa sia la gamma dell'offerta. A mo' di esempio, limitandoci al solo paniere enogastronomico sul percorso che dall'area stabiese porta ad Agerola e da qui ad Amalfi, già a suo tempo inserito nella Strada del Vino, possiamo annoverare: Gragnano città della pasta e del Vino; Pimonte, con le sue ciliegie; Agerola, con il Provolone del Monaco, i suoi Taralli e le sue Pere Pennate; Furore, terra del Vino e del pomodorino a Piennolo; Conca dei Marini, luogo di nascita della Sfogliata Santa Rosa; Amalfi con il Limone e il Limoncello.
Non vi sembra un vero e proprio scrigno di leccornie che non trova alcun riscontro altrove? E se volessimo aggiungere Il Sentiero degli Dei e i punti panoramici di Agerola; la Passeggiata degli Innamorati, i Murales, gli affreschi del 1.300 e il trittico di Antonello da Capua, il Volo dell'Angelo e il Fiordo di Furore; la Grotta dello Smeraldo a Conca dei Marini; lo stupendo patrimonio storico-artistico di Amalfi, avremmo una dotazione di risorse disponibili assolutamente unica al mondo!
Fonte: Il Vescovado
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