di Miriam Bella

La Sacra rappresentazione della nascita di Gesù Cristo, presente in questi giorni in quasi tutte le case, è ormai da anni consuetudine quella di trasportare nel presepe anche elementi di contemporaneità. Basti pensare alla scuola napoletana, che di anno in anno trasforma in pastori personaggi pubblici di grido, quali calciatori, politici, uomini e donne di spettacolo.

Ad Amalfi, nel prese di Tonino ‘O Beach, a cogliere nel paesaggio che fa da contorno alla natività accanto alla natività è la scomoda protagonista dei nostri giorni. Pecore, pastori e anche Re Magi, infatti, devono vedersela con i disagi causati dalla frana, che immaginiamo sia una delle tante, che dallo scorso tredici dicembre, tiene sotto scacco la nostra bella costa.

Originale e simpatica da un lato, l'idea di un presepe con tanto di dissesto idrogeologico, dall'altro ci ricorda che di fronte a certe cose siamo tutti uguali, bambinello incluso, e che senza la cura necessaria non c'è Santo che tenga. E per restare in tema, preghiamo dunque che con oro, argento e mirra arrivi anche il senso unico alternato, perché sperare in una totale riapertura sarebbe troppa grazia e no, non ci siamo abituati.