È già possibile trasmettere domanda INPS per l'opzione "Quota 100".

Vi accedono coloro i quali hanno 38 anni di contributi e 62 anni di età entro il triennio 2019-2021 (la decorrenza è prevista a tre mesi dalla domanda e non prima di aprile 2019).

Sarà possibile anche accedere alla Quota 100 attraverso il cumulo dei contributi tra la gestione privata e quella pubblica. Penalizzazione prevista, e quindi opzione da valutare, per la categoria dei braccianti agricoli.

Ripristinata l'opzione donna per le lavoratrici private con 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome). Si tratta però di una possibilità di anticipare la pensione che la cittadina dovranno ben valutare per via delle riduzioni degli importi dovute all'applicazione del sistema contributivo nel calcolo della pensione (possibile fino al 40 per cento in meno rispetto all'importo calcolato invece col sistema misto in caso di domanda anzianità o vecchiaia normale).

Ripristinate ed immutate anche Ape sociale, Ape volontaria e riduzione a 41 anni di età per lavoratori precoci o per lavori faticosi e pesanti, quindi salve la categorie che erano escluse dalle opzioni compiendo gli anni utili al requisito dopo il 31 dicembre 2018. Nulla cambia, infine, per i requisiti di pensione di vecchiaia e anzianità già in vigore con la legge Fornero.