Tu sei qui: Attualità“Accusato di lavorare troppo”: ecco il Felicori stacanovista che sfrattò gli occupanti abusivi dalla Reggia di Caserta
Inserito da (redazionelda), domenica 13 gennaio 2019 17:25:42
«Il sistema dei Beni Culturali deve produrre più ricchezza. Il fatturato di un museo non è solo quello che si guadagna, è quello che la gente impara, il piacere che prova, cose non calcolabili in denaro».
È il credo di Mauro Felicori, applicato negli anni della sua direzione alla Reggia di Caserta e che di sicuro vorrà impiantare a Ravello da commissario straordinario e, chissà, da presidente della Fondazione Ravello. Il manager culturale felsineo è ricordato per la sua dedizione al lavoro. Nel 2016 finì nel mirino dei sindacati perché "lavorava troppo". L'accusa in un documento ufficiale di protesta firmato da un numero sostanzioso di sigle sindacali. All'interno delle tre pagine stilate dai sindacati si leggeva testualmente: «Il Direttore permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza. Tale comportamento mette a rischio l'intera struttura».
Felicori pare avesse l'abitudine di passeggiare per i corridoi e le sale della Reggia verso le 17 e le 18 e 30, cioè dopo l'orario di chiusura, ammirando ma anche controllando la struttura e i suoi dipendenti. Durante il weekend poi, il direttore non tornava a Bologna ma era la moglie a raggiungerlo e insieme approfittano del tempo libero per visitare Caserta e provincia. Il comportamento "che metteva a rischio l'intera struttura" intanto, nel solo mese di febbraio 2016 aveva fatto registrare numeri record per visitatori e incassi con un aumento del 70% rispetto allo stesso mese un anno prima. Altra azione della direzione Felicori, quella del 2017 che portò allo sfratto di alcune famiglie che da molti anni abitavano nella Reggia di Caserta senza averne diritto.
Lo sgombero, disposto dal questore di Caserta, riguardò sei appartamenti, che si trovano tra la Reggia e le costruzioni presenti nel parco reale dal lato dell'ingresso di Ercole.
Come già detto Felicori potrebbe essere davvero l'uomo giusto per Ravello che dovrà godere del massimo sostegno da tutti gli ambienti, per il definitivo rilancio della sua sgangherata Fondazione.
Fonte: Il Vescovado
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