Tu sei qui: AttualitàCalcio: colpi di testa in giovane età potrebbero portare alla demenza
Inserito da (admin), domenica 24 novembre 2019 18:07:52
Demenza e calcio: vietare colpi di testa per i ragazzini che giocano a calcio. Lo chiede uno studio svizzero che dimostra un legame tra le frequenti commozioni cerebrali e la demenza Si dovrebbe vietare ai bambini al di sotto degli 11 anni che giocano a calcio di colpire la palla con la testa fino a quando non avremo compreso meglio i rischi sanitari a lungo termine. E' quanto chiedono due rinomati specialisti svizzeri in neurologia, che auspicano nuove regole per evitare il più possibile i traumi cranici. La ricerca scientifica mostra infatti che frequenti commozioni cerebrali contribuiscono allo sviluppo della demenza. I bambini sono maggiormente esposti al rischio di danni cerebrali in caso di lesioni alla testa, perché hanno il cranio più sottile e muscoli del collo più deboli. Negli Stati Uniti la federazione calcistica ha vietato i colpi di testa ai bambini al di sotto dei 10 anni. ma c'è la possibilità di farlo solo in allenamento per i bambini fino a tredici. Pur non potendo direttamente intervenire altrove, la federcalcio americana ha raccomandato però che tutte le altre organizzazioni adottino la medesima politica. Tutto nasce da un problema drammatico in verità, ed è quello dei traumi cranici a seguito delle botte prese nel football americano: un problema che persiste da anni, e che ha portato a serie problematiche psichiatriche sfociate in atroci omicidi e suicidi. Come sempre negli Stati Uniti sono cominciate le battaglie legali e le class action dei vari gruppi di tutela dei minori o di organizzazioni di genitori, e il caso è arrivato nel 2014 in un tribunale californiano. Un giudice, con una sentenza che fa giurisprudenza, ha deliberato allora che la responsabilità in caso di infortunio e di conseguente richiesta danni sarebbe stata della Federcalcio americana che, per correre ai ripari, ha stabilito in tutta fretta che nel calcio giovanile è vietato colpire la palla con la testa. Tuttavia, è bene precisare, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che di certezze non ve ne sono. Alcuni esperti ritengono che i frequenti colpi di testa in giovane età possano portare a commozioni cerebrali, lesionare vaste aree cerebrali e si sospetta pure che alla lunga provochino patologie importanti come il morbo di Lou Gerigh (la famigerata Sla), o invalidità di vario tipo. Niente, tuttavia, è sicuro.
Fonte: Booble
rank: 10192102
È stato presentato oggi a Roma, in occasione della Giornata Internazionale del Lavoro Domestico, il terzo paper del Rapporto 2025 "Family (Net) Work" a cura di Assindatcolf e del Centro Studi e Ricerche IDOS. I dati parlano chiaro: nel 2028 le famiglie italiane avranno bisogno di oltre 2 milioni e 74...
di Giuseppe Ruggiero - Responsabile Gruppo Ricerca IASC Astrocampania ETS Un nuovo e importante traguardo scientifico è stato raggiunto dall'associazione Astrocampania ETS, grazie alla partecipazione al programma internazionale di Citizen Science IASC (International Astronomical Search Collaboration),...
Cresce nel triennio 2026-2028 il fabbisogno complessivo di assistenza delle famiglie datrici di lavoro domestico, ma per coprirlo serviranno politiche migratorie mirate. È questa la fotografia scattata da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche IDOS nel 3° Paper del Rapporto 2025 "Family (Net) Work...
Il condizionatore portatile è un dispositivo davvero utile per chi desidera mantenere la casa o l'ufficio freschi anche durante le giornate più calde, senza necessità di effettuare complessi interventi di installazione. Facili da usare e versatili, possono essere messi in funzione in pochi minuti anche...