Tu sei qui: AttualitàRicarica dell'auto elettrica: come ottimizzare i costi e i tempi
Inserito da (Admin), venerdì 1 agosto 2025 12:21:55
Scegliere un'auto elettrica è un ottimo modo per risparmiare e rispettare l'ambiente, ma per sfruttare al massimo questi vantaggi è importante imparare a gestire la ricarica nel modo giusto. Questo significa non solo trovare il modo di spendere meno per ogni pieno di energia, ma anche di ridurre i tempi di attesa, conoscendo bene le diverse opzioni disponibili sia a casa che fuori. Per fortuna la tecnologia moderna offre un grande aiuto, grazie a strumenti digitali come l'app MyNextMove, che facilita a tutti la ricarica e permette di trovare le colonnine più vicine, controllare i costi e avviare la sessione direttamente dal telefono. Sapere come muoversi e quali strumenti usare permette quindi di rendere ogni sosta per la ricarica un momento veloce, semplice ed economico.
Il modo più economico in assoluto per ricaricare un'auto elettrica è attraverso la propria utenza domestica. Il costo dell'energia al kWh prelevata dalla rete di casa è significativamente inferiore rispetto a quello delle colonnine pubbliche. Per ottimizzare ulteriormente la spesa, è consigliabile sfruttare le fasce orarie più convenienti previste dal proprio contratto di fornitura energetica. Ricaricare il veicolo durante la notte, ad esempio nelle fasce F23, permette di beneficiare di tariffe ridotte, abbattendo drasticamente il costo di un pieno. L'installazione di una wallbox domestica, inoltre, non solo rende la ricarica più veloce e sicura rispetto a una normale presa di corrente, ma spesso consente una gestione intelligente della potenza, evitando sovraccarichi del contatore e programmando le sessioni negli orari più vantaggiosi.
Quando si è in viaggio o non si ha a disposizione un garage privato, le colonnine pubbliche diventano indispensabili. È importante però saper distinguere tra le diverse tipologie per bilanciare tempi e costi. Le colonnine in corrente alternata (AC), con potenze fino a 22 kW, sono più lente e ideali per soste di qualche ora, ad esempio mentre si è al lavoro o si fa la spesa. Il loro costo al kWh è generalmente più contenuto. Le stazioni in corrente continua (DC), note come "Fast" o "Ultrafast", offrono potenze molto più elevate (da 50 kW a oltre 300 kW) e sono progettate per le soste brevi, tipiche dei lunghi viaggi, permettendo di recuperare gran parte dell'autonomia in 20-30 minuti. Questa rapidità ha un costo al kWh decisamente superiore, pertanto il loro utilizzo dovrebbe essere limitato alle situazioni di reale necessità per non vanificare il risparmio.
Per chi utilizza frequentemente le stazioni di ricarica pubbliche, la scelta tra tariffe a consumo (pay-per-use) e piani in abbonamento può fare una grande differenza. Le tariffe a consumo sono flessibili e non prevedono costi fissi, ma il prezzo al kWh è più alto. Gli abbonamenti, invece, a fronte di un canone mensile, offrono un pacchetto di kWh a un prezzo unitario scontato. La scelta dipende dalle proprie abitudini: per un utilizzo sporadico delle colonnine pubbliche, la modalità a consumo è la più sensata. Per chi invece percorre molti chilometri e si affida regolarmente alla ricarica pubblica, sottoscrivere un abbonamento con l'operatore più utilizzato può portare a un notevole risparmio mensile, ammortizzando rapidamente il costo del canone.
Fonte: Il Vescovado
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