Tu sei qui: AttualitàCambiamenti climatici, Legambiente: «Il 37,4% dei giovani si dichiara molto preoccupato»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 20 dicembre 2024 13:44:11
L'ecoansia collegata al cambiamento climatico tra le nuove preoccupazioni dei giovani. Una sensazione che colpisce maggiormente le donne. Il 50,7% degli intervistati si dichiara abbastanza preoccupato dei cambiamenti climatici, il 37,4% dichiara di essere molto preoccupato, il 10,2% è poco preoccupato e 1,7% per niente. Il contesto nel quale c'è maggior spazio per parlare di benessere psicologico è il gruppo dei pari per il 50,5% dei rispondenti, segue la scuola con il 27,9% di risposte e la famiglia con il 15,4%. I partecipanti al questionario interrogati su quanto spazio dedicano al proprio benessere psicologico rispondono con abbastanza peril 31,1%, seguito dal 16,2% che dichiara di dedicare molto spazio al tema. Quasi la metà delle risposte, il 48,4%, afferma che dedica poco spazio al proprio benessere psicologico, solo il 4% risponde che non dedica spazio al proprio benessere psicologico.
Legambiente Campania, insieme al Circolo "La Gabbianella e il Gatto" della città di Napoli, sta realizzando il progetto "Change Climate Change: l'impegno contro le eco-ansie" dell'Avviso "I Giovani e la Cultura della Rigenerazione Sociale" della Regione Campania, nell'ambito del quale ha realizzato la prima indagine conoscitiva in Campania che ha come obiettivo quello di analizzare il fenomeno dell'ecoansia.
La fotografia è stata scattata dall'analisi di 655 risposte ai questionari ai quali si è aggiunta un'analisi qualitativa su gruppi target di psicologi, docenti e genitori, emerge così non solo una sempre maggiore consapevolezza sulle emozioni ambientali ma, soprattutto, un collegamento tra le conseguenze dei cambiamenti climatici e il benessere psicologico delle persone. Il maggior numero di risposte arriva da giovani tra i 25 e i 30 anni (169 risposte pari al 25,8%), seguito dai giovani 20-24 anni (146 risposte, 22,3%). Il numero minori di risposte arriva da giovani tra i 31 e i 35 anni (86 risposte pari al 13,1%). La maggioranza delle risposte arriva da donne, 397 risposte pari al 60,6%, seguono gli uomini con 235 risposte (35,9%).
Alla domanda di Legambiente "Cosa fai tu per contrastare il cambiamento climatico?" dove era stata prevista la possibilità di scegliere tra più risposte la principale azione per contrastare il cambiamento climatico è risultata quella di ridurre gli sprechi, in particolare dell'acqua (71%, 465 risposte, al primo posto) e di energia (67,2%, 440 risposte, al secondo posto). Al terzo posto l'acquisizione di informazioni per agire in maniera sostenibile con il 58,8% delle scelte (385 risposte), a seguire la riduzione dei consumi di oggetti e vestiti, più in generale un atteggiamento volto al consumo critico e consapevole, con il 50,4% di risposte. Anche alla domanda relativa alle emozioni ambientali era possibile rispondere scegliendo più opzioni. La principale sensazione è quella della preoccupazione con 461 risposte pari al 70,4% seguito dal senso di impotenza che coinvolge il 53,6% dei rispondenti, la rabbia coinvolge 239 intervistati pari al 38,5% delle risposte seguito dalla paura, 224 risposte pari al 34,2%, in ultimo la sensazione di tristezza che coinvolge 190 risposte, pari al 29%.
"L'impatto della crisi climatica - commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania - assume sempre di più una dimensione di carattere sociale ed economica oltre che ambientale. In questo contesto è possibile mettere in luce un disagio sempre più diffuso e complesso, la cosiddetta ecoansia, che colpisce prioritariamente i giovani. Questo nuovo fenomeno, che si inserisce in un quadro complessivo di precarietà e disagio psicologico e sociale dei giovani limitando le possibilità di sviluppo e piena crescita, mette in evidenza una più complessa dimensione di impatto psicologico dei cambiamenti climatici e che necessita di essere riconosciuta per poi gestirla. Dall'analisi della nostra ricerca è fondamentale che ogni persona agisca nella propria vita quotidiana, sentendosi così parte di una comunità attiva in grado di mobilitarsi in diverse forme contro la crisi climatica, ma senza per questo sovraccarico di responsabilità. Riconoscerla e gestirla può rafforzare il ruolo dell'advocacy promossa dalla cittadinanza attiva, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici".
Fonte: Il Vescovado
rank: 108215109
Sta facendo discutere, e non poco, un post pubblicato su X da Marco Frittella, attuale direttore delle relazioni istituzionali della RAI, già noto al grande pubblico come volto storico del TG1 e docente di giornalismo all'Università Tor Vergata di Roma. Il commento incriminato è apparso come risposta...
La Scoglieradi Positano conquista il titolo di Best Location 2024 e il massimo riconoscimento della guida con tre ombrelloni gold di Italian Beach. Con un punteggio superiore ai 90 su 100, il beach club si distingue per la sua posizione mozzafiato sulla celebre "città verticale" e un'esperienza esclusiva...
Dopo l'apparecchio defibrillatore, ricevuto in dono pochi giorni fa, il Santuario di Santa Maria del Bando ad Atrani riceve un altro dono importante. Questo si configura in una cassetta di primo soccorso attrezzata con tutti gli strumenti e medicinali utili per un primo intervento, fondamentali per la...
La Costa d'Amalfi si stringe attorno all'Arma dei Carabinieri per rendere omaggio al Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio nel tentativo di sventare una rapina. Stamattina, 14 giugno, alle ore 10:00, tutti i Comandi di Polizia Municipale della Costa d'Amalfi, insieme alla Guardia di...