Tu sei qui: AttualitàCloro, ph, flocculanti e alghicida: tips per un adeguato trattamento dell’acqua della piscina
Inserito da (Admin), giovedì 5 maggio 2022 09:34:30
Quando una piscina non funziona come dovrebbe, nella maggior parte dei casi è l'acqua a fornire l'evidenza di un possibile malfunzionamento dell'impianto. L'acqua è il primo elemento che risente della trascuratezza e può creare dei seri pericoli per la salute dei bagnanti. Per questo, i trattamenti per mantenerla sana e pulita non devono mai essere tralasciati.
Conoscere i metodi di disinfezione dell'acqua, regolazione del cloro e dei valori del pH è fondamentale per una buona gestione della piscina.
Consiglio: la limpidezza dell'acqua non è sempre un termometro dello stato di salute del liquido. Se, per esempio, vi fosse stata aggiunta una quantità eccessiva di cloro, non vi sarebbe un'alterazione visibile della limpidezza, ma l'acqua sarebbe comunque pericolosa per la salute degli utilizzatori.
Come rendere l'acqua della piscina sempre sicura e con il giusto equilibrio chimico?
Idealmente, l'acqua per il riempimento della piscina dovrebbe provenire da un acquedotto, una soluzione ideale ma non sempre possibile. Un'alternativa è l'acqua di pozzo, che però dovrà essere sottoposta a un apposito trattamento chimico prima di poterla utilizzare per la piscina. Questo perché l'acqua di pozzo ha un equilibrio chimico diverso, in quanto ricca di residui metallici e sedimenti vari. Servirà quindi un sequestrante per metalli, che agisce sia sui residui metallici sia su quelli di calcare, mentre un prodotto flocculante andrà ad agglomerare le particelle di metallo facendole depositare sul fondo. Sarà quindi opportuno regolare i valori di cloro e pH.
Il pH è il valore di riferimento dello stato di salute dell'acqua e serve a capire quali sono i trattamenti necessari affinché sia sempre sana. Il range ideale si trova tra 7,2 e 7,8 (in questa pagina vedasi la tabella di Wikipedia sui valori ideali del pH di una piscina regolare), indipendentemente dalla capienza della piscina, poiché si tratta dell'intervallo entro il quale l'efficacia disinfettante del cloro è massima. Per misurare i livelli di pH esistono appositi kit per la misurazione, utili anche a tenere sotto controllo i valori del cloro nell'acqua.
Per quanto riguarda il cloro, i trattamenti variano in base alle esigenze: cloro per il mantenimento dei valori ideali dell'acqua, superclorazione di inizio o chiusura di stagione. In questo caso si deve utilizzare il cloro per piscine in granuli, che agisce in maniera rapida e massiccia, eliminando tutti gli elementi inquinanti. Il cloro è il prodotto ideale anche per la normale disinfezione dell'acqua, poiché abbatte le cariche batteriche. Il controllo del cloro va effettuato con cadenza settimanale.
Dopo la superclorazione bisogna evitare di usare la piscina, in quanto occorre un intero ciclo di filtraggio dell'acqua.
L'alghicida (o antialghe) e i flocculanti sono altrettanto importanti nella gestione della piscina. L'alghicida aiuta a prevenire la formazione delle aghe: ne occorre una quantità di circa 10 grammi per metro cubo ogni 15 giorni.
Per quanto riguarda il flocculante, questo serve ad aggregare le particelle metalliche affinché risultino più facili da estrarre una volta depositate sul fondo della piscina. Il flocculante va utilizzato quando l'acqua appare torbida, prima che assuma una colorazione marrone.
L'utilizzo ideale è di circa 4,5 gr per metro cubo, diluendo il prodotto in un contenitore con un quantitativo di acqua 10 volte superiore. In seguito bisognerà versare il tutto nello skimmer, per poi effettuare un controlavaggio di circa quattro ore, invertendo il flusso di acqua nel filtro.
Per quanto riguarda le operazioni di chiusura invernale della piscina, necessarie per garantire l'integrità strutturale della vasca, bisogna ricorrere all'impiego di appositi prodotti invernali per piscine, che di solito sono raggruppati in specifici kit di prodotti pensati per il mantenimento della piscina e dell'acqua al suo interno durante i mesi invernali.
Attenzione: durante l'inutilizzo invernale si sconsiglia vivamente di svuotare l'acqua dalla vasca. Così facendo, infatti, si rischierebbe un cedimento strutturale delle pareti della piscina per via degli effetti delle basse temperature. Inoltre, il freddo potrebbe favorire il distacco dei mosaici o delle piastrelle rendendone necessaria la sostituzione.
Una piscina vuota è direttamente esposta alla luce del sole, alla pioggia e alle eventuali gelate, tutte condizioni meteorologiche che possono ingiallire oppure opacizzare il rivestimento. Se esposti al freddo, i rivestimenti come i mosaici o le piastrelle rischiano lo scollamento, mentre la struttura della piscina rischia danni strutturali in assenza di acqua, poiché questa aiuta a mantenerne la stabilità, evitando cedimenti e squilibri degli assetti del terreno. Inoltre, in una piscina vuota, la sporcizia che vi si deposita sarà molto più difficile da rimuovere alla riapertura della vasca.
L'unico caso in cui la piscina può essere svuotata - ma solamente in parte - riguarda le piscine collocate in zone soggette a un forte abbassamento delle temperature. In questo caso, è consigliabile svuotare in parte la piscina, lasciando il livello dell'acqua appena al di sotto dello skimmer, evitando possibili danni agli impianti di filtrazione e di ricircolo dell'acqua.
Fonte: Maiori News
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