Tu sei qui: AttualitàConflitto in Medio Oriente, dal 21 ottobre l'Italia ripristina i controlli di frontiera con la Slovenia
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 20 ottobre 2023 16:41:57
Il Governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base all'articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen (Regolamento Ue 2016/399).
Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell'area Schengen, è stato comunicato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, dopo una riunione a Palazzo Chigi con i vertici dell'intelligence.
L'intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell'Europa, in particolare dopo l'attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all'interno dell'Unione. Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l'Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022). Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall'inizio dell'anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale.
Nelle valutazioni nazionali le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta. La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili ai sensi del Regolamento Ue 2016/339. Le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci. Il rafforzamento della vigilanza italiana riguarda inoltre i confini con altri territori, come Austria e Svizzera.
Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure verranno analizzati costantemente, nell'auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione.
In totale sono undici i Paesi ad avere ripristinato i controlli ai confini: oltre all'Italia, la Slovenia, l'Austria, la Germania, la Francia, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Slovacchia, la Svezia, la Danimarca e la Norvegia, che pur non facendo parte dell'Ue aderisce all'area Schengen.
Fonte: Il Vescovado
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