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Don Gaetano Gargano, patrimonio comune della nostra città

Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 marzo 2017 17:53:35

di Alfonso Minutolo

Soltanto poche ore fa Amalfi ha dato l'ultimo saluto a Don Gaetano Gargano e già il paese è più povero rispetto a qualche giorno fa. Questa maggiore povertà morale, questa differenza in termini non materiali ma etici sono ampiamente descritti da quanto già detto e ripetuto da tanti cittadini che nei loro ricordi hanno elencato tutte le virtù di quella che era una delle colonne portanti della nostra comunità, un uomo che a pieno titolo merita di entrare nel Pantheon ideale della nostra città.

La morte di Don Gaetano arriva in un momento in cui Amalfi si vede strappare molti suoi figli illustri. Il destino purtroppo si dimostra verso di noi molto poco clemente perché ci priva dei migliori esempi, in un particolare momento storico in cui i punti di riferimento servono alle persone come il pane. E quale esempio migliore di Don Gaetano può esistere per un cittadino che punta a vivere in maniera virtuosa la sua vita?

Qualcosa ho appreso dai racconti dei miei familiari che vedono Don Gaetano componente di una famiglia numerosa come tante altre, piccoli mattoni di un'Italia martoriata dalla guerra che cerca di rinascere dalla cenere grazie ai sacrifici ed al lavoro della sua gente.

La parabola di Don Gaetano quindi nasce dal basso, si basa sul sacrificio, si concretizza con l'impegno e con lo studio, si realizza con il duro lavoro e cerca di trasmettersi agli altri grazie all'impegno civile, politico e sociale. Sebbene appartenessimo a due generazioni completamente diverse ed anche opposte, la mia stima nei confronti di Don Gaetano non è mai mutata. Nonostante tra me e lui ci fosse un abisso di esperienza, il caro Don Gaetano non si è mai sottratto al confronto con me, dispensandomi pareri e frammenti della sua saggezza di cui io ho sempre beneficiato e che oggi fanno parte della mia coscienza. Gli ho voluto bene e so che il nostro rapporto era basato su affetto reciproco.

Da lì in avanti Don Gaetano ha iniziato un percorso che lo ha portato ad essere poi colui che è stato, non voglio aggiungere altro a ciò che è già consapevolezza collettiva.

Sono praticamente certo che Don Gaetano appartenga ad una speciale categoria di persone che possono definirsi immortali, è per questo che vorrei che i suoi familiari oggi si sentissero molto meno soli nel loro dolore. Don Gaetano infatti è patrimonio comune della nostra città, lo abbiamo stimato ieri e lo stimeremo per sempre, pertanto il dolore della famiglia è il nostro dolore.

In conclusione voglio fare mie le parole del celebrante che ha officiato l'estremo saluto che si è tenuto in Cattedrale ad Amalfi. Don Luigi infatti citando Sant'Agostino, filosofo e Dottore della Chiesa ha voluto specificare che la morte è come un cambio di camera, con il pensiero e la preghiera non solo si mantiene vivo il ricordo ma anche la presenza di chi ci ha lasciato.

Alla mia ed alla successiva generazione il compito di costruire la futura società sull'esempio di Don Gaetano per far sì che la vita di ogni cittadino si fondi sempre su valori come il rispetto, la passione, la dignità ed il rigore morale.

Grazie caro Don Gaetano, non ti dimenticherò, non ti dimenticheremo.

Fonte: Il Vescovado

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