Pur essendo un governo dimissionario - e nel pieno della campagna elettorale - l'esecutivo guidato da Mario Draghi - e sollecitato in questi ultimi giorni dagli stessi partiti politici per trovare una soluzione al caro energia che preoccupa non solo l'Italia ma l'intera Europa -continua a muoversi.

Palazzo Chigi è al lavoro sul piano di razionamento per limitare i consumi di gas e sul nuovo decreto per aiutare famiglie e imprese colpite dal caro-bollette: il progetto di contenimento della domanda di energia è stato presentato dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani nella riunione di oggi a Palazzo Chigi.

In attesa dei dettagli che verranno illustrati nel consiglio dei ministri di giovedì prossimo ci sono le prime indiscrezioni: il ministro ha proposto che dal mese di ottobre i termosifoni nelle abitazioni e negli uffici pubblici resteranno accesi per un'ora in meno e la temperatura sarà ridotta di un grado: da 20 a 19.

Sarà avviata attraverso spot, nelle tv e nelle radio, una campagna di sensibilizzazione sull'importanza del risparmio energetico.

Si stanno studiando anche interventi diretti, in particolare per le piccole imprese in crisi di liquidità perché si ritrovano a pagare bollette stellari.

Cingolani ha poi ricordato ai colleghi europei come la dipendenza dal gas di Mosca abbia subito sforbiciata dal 40 al 18% nel nostro Paese.

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