Tu sei qui: AttualitàFiordo di Fuore, la spiaggia riapre ma occorre tutela e valorizzazione del sito
Inserito da (redazionelda), domenica 5 luglio 2020 17:11:12
di Raffaele Ferraioli*
Udite!Udite! La notizia del secolo: riapre il Fiordo di Furore. A restituirlo al pubblico godimento è il Sindaco di Conca dei Marini, Gaetano Frate, con la revoca della sua ordinanza emanata circa due anni fa. Ancora un po' di pazienza e l'11 luglio p.v., finalmente, il fiordo sarà restituito alla sua funzione di Mappatella Beach, con somma gioia dei Nuovi Barbari, pronti a invaderlo a mò ddei Visigoti o dei Saraceni e senza nessun rispetto per coloro che hanno "buttato il sangue" per risanarlo, restaurarlo, acquisirlo al patrimonio comunale e destinarlo a Ecomuseo.
I sedicenti paladini di questo contesto ambientale e culturale unico al mondo trascurano, infatti, una grande verità: il Fiordo non è una semplice spiaggia una delle tante (se ne contano esattamente cento!) disseminate lungo la Costa d'Amalfi.
Capisco che molti dei neofiti che siedono in consiglio comunale a Furore, per poter arrivare al Fiordo, devono servirsi del navigatore satellitare, ma come si fa a ignorare questa realtà che è davanti agli occhi di tutti?
Quali sono i programmi della nuova Amministrazione Comunale? Come s'intende risolvere il problema della gestione integrata dell'Ecomuseo? Quali provvedimenti si prevede di adottare per evitare il progressivo degrado delle strutture e dell'ingente patrimonio immobiliare (oltre 2000 mq. di superficie coperta!)? Con il sistema del "tanto peggio, tanto meglio", usato fin qui, non si va da nessuna parte e si rischia la dissipazione di una risorsa fra le più preziose per l'ulteriore sviluppo del nostro paese. La responsabilità è troppo grande poter essere affrontata con tanta superficialità. Basterebbe far tesoro dell'ingente documentazione sul tema, acquisita in tutti questi anni e giacente presso gli Uffici Comunali (rilievi topografici, analisi economico-finanziarie, studi di fattibilità, ecc.) per avviare a soluzione quello che è il primo grande problema nostro. Ma per gli "amici" attualmente al potere questo è arabo!
Trovo interessante, inoltre, capire per quale motivo è stato messa da parte il rito della "somma urgenza" già utilmente avviato e consistente in: progettazione ed esecuzione dei lavori da parte del Genio Civile di Salerno, spesa a carico della Regione Campania, tempi di effettuazione non più di due settimane in media. Tale procedura è, del resto, quella puntualmente posta in essere in centinaia di casi analoghi che si sono verificati con una certa frequenza sul nostro territorio (vedi interventi eseguiti nel corso del 2019 in località Pennola, a monte della S.S 163).
Per il Fiordo si è preferito ricorrere all'emanazione di ordinanza sindacale a carico del privato, introducendo una procedura rivelatasi nei fatti lunga e farraginosa e creando un precedente molto pericoloso. In un clima piuttosto torbido si sono sviluppate strane intese, patti leonini, interventi "allegri", di dubbia efficacia per la messa in sicurezza dell'area.
C'è poi da chiedersi quando sarà eseguito il collaudo e la messa in funzione dell'impianto di fitodepurazione per il trattamento degli scarichi fognari prodotti dagli insediamenti immobiliari del borgo marinaro,compresi quelli ricadenti nella giurisdizione di Conca dei Marini.
Gaetano Frate, Sindaco navigato, funzionario del settore turismo della Regione Campania e attento studioso della materia, condividerà, ne sono certo, le valutazioni elencate di seguito
Questi sono i nodi che, una volta sciolti, ci consentiranno di affermare:
"Il Fiordo riapre!".
*ex sindaco di Furore
Fonte: Il Vescovado
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