Tu sei qui: AttualitàGas alle stelle: italiani passano alla biomassa, ma il prezzo del pellet raddoppia
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 21 settembre 2022 16:40:07
Con i prezzi del gas alle stelle, nei prossimi mesi le bollette sono destinate a crescere ancora. Il prezzo dell'energia potrebbe superare i 600 euro a megawattora, quello del gas veleggiare ad una media di oltre 250 euro al metro cubo.
Per questo, sempre più italiani puntano sul pellet per riscaldare casa. Lo sottolinea un'analisi diffusa dall'Associazione italiana energie agroforestali (Aiel), secondo cui tra gennaio e maggio 2022 le vendite di caminetti e stufe a pellet o legna sono salite del 28% rispetto allo scorso anno.
Questo successo, naturalmente, è dovuto anche al fatto che il pellet è un metodo di riscaldamento particolarmente rispettoso dell'ambiente.
Ma, il prezzo del pellet è salito di molto negli ultimi mesi: il costo dei sacchi da 15 chili, solitamente attestato intorno a cinque o sei euro, nel 2022 è aumentato fino al 100%, raggiungendo quindi i 10-12 euro.
Quanto sta accadendo al prezzo del pellet è dovuto, come per il gas, all'invasione russa in Ucraina e alle conseguenti sanzioni introdotte dall'Occidente. Questo ha avuto effetti diretti sulla produzione di pellet e indiretti sul suo costo.
Il prezzo del pellet ha subito in primis aumenti per via della carenza di materia prima. Per l'approvvigionamento, l'Italia è dipendente da altri paesi da cui importa il pellet, che a sua volta deriva da scarti di lavorazione del legno provenienti dalla Russia, dall'Ucraina e dalla Bielorussia (blocco commerciale).
Inoltre, la scarsità di gas ha portato Stati come Slovenia, Germania e Austria, paesi da cui esporta principalmente l'Italia, a diminuire fortemente le esportazioni.
Lo squilibrio fra domanda e offerta ha portato a una speculazione sui prezzi.
Ad ogni modo, anche la politica si è mossa per incentivare il ricorso a pellet e in generale alle biomasse per produrre calore. Passando alla stufa a pellet si può ad esempio usufruire dell'Ecobonus al 65%, incentivo dal valore massimo di 30mila sulle spese sostenute per vari interventi, tra cui i lavori di riqualificazione energetica per immobili già iscritti al Catasto o con pratica di iscrizione in corso. È poi possibile ricevere anche un rimborso del 50% (su un massimo di 96mila euro) in caso di interventi avviati nell'ambito di ristrutturazioni edilizie, purché le stufe abbiano un rendimento pari almeno al 70%.
Entrambe le agevolazioni - salvo future proroghe - sono valide per acquisti finalizzati entro il 31 dicembre 2022.
Fonte: Il Vescovado
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