Da quando ha ricevuto un tablet in regalo ha ricominciato a leggere il giornale. È la storia di un nonno torinese di 104 anni, che a causa dei suoi problemi di vista non riusciva più a decifrare le lettere microscopiche dei quotidiani cartacei. A raccontarla La Stampa, al quale Antonio Gaiotto - così si chiama - ha rivelato: «anche in prigionia, in Germania, arrivavano alcuni giornali: così scoprivamo che la situazione andava sempre peggio». In guerra gli era stato assegnato il compito di portare le comunicazioni da un battaglione all'altro; ruolo che oggi - con le possibilità offerte dalla tecnologia - non avrebbe avuto motivo di essere. Ha trascorso una vita all'oscuro della tecnologia Antonio, e adesso che l'ha scoperta non ha intenzione di tenerglisi alla larga, anzi. È proprio grazie ai dispositivi di ultima generazione che ha potuto riprendere un'abitudine a cui teneva molto, ingrandendo le parole sullo schermo finché non riesce a leggerle bene. Una storia che dimostra quanto l'informazione online - come quella che Il Vescovado fa da 8 anni con passione - si confermi una risorsa importante al giorno d'oggi, non solo per i giovani, sempre più legati alla tecnologia, ma anche per i più anziani, permettendo loro di essere aggiornati in tempo reale ovviando in alcuni casi anche alle difficoltà dovute all'età.