Tu sei qui: AttualitàParalizzato da 20 anni dopo un tuffo, Davide sceglie la morte assistita in Svizzera
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 16 settembre 2023 09:19:41
Davide Macciocco, nato il 16 luglio 1983 a Zurigo, ha deciso di morire con il suicidio assistito nella sua città natale il 15 settembre 2023. La sua vita è cambiata il 5 luglio 2003, quando, a 20 anni, subì un grave incidente in spiaggia a Termoli, quando, dopo aver battuto la testa dopo un tuffo, si fratturò due vertebre cervicali. Dopo venti anni di fisioterapia, ha deciso di porre fine alla sua sofferenza.
"Per ironia della sorte il mio ultimo viaggio mi porta a morire lì dove sono nato, Zurigo 16 luglio 1983,15 settembre 2023. Erano circa le 6:00 del mattino di domenica 5 luglio 2003 il giorno che cambiò radicalmente la mia vita. Dopo una serata in discoteca con la mia ragazza e gli amici decidemmo di andare a fare un bagno al molo vecchio, in due o tre ci siamo fatti il bagno. Gli altri parlavano, ridevano e scherzavano come sempre. Mi ero quasi asciugato quando avevo deciso di farmi un ultimo bagno tuffandomi dal trabucco. Scavalcai la recinzione, salii sul tetto mi tuffai di testa da un’ altezza di circa sei metri. L’acqua quella mattina era alta più o meno un metro e mezzo. L'ultimo ricordo che ho di quel giorno è che dissi a Marianna che non mi sentivo più le braccia e le gambe. Dopo un primo intervento all'ospedale di Termoli mi portarono d'urgenza in elicottero a Pescara dove venni operato. L'impatto con la sabbia aveva rotto la quarta e la quinta vertebra della colonna cervicale. Dopo 5 giorni di coma farmacologico, mi svegliai. La prognosi era tetraplegia completa dovuta alla lesione midollare C4-C5.E pensare che solo 24 ore prima del 5 luglio mi trovavo ad Isernia per l'esame pratico di guida, dove presi la patente C e 48 ore dopo mi sarei dovuto trovare a Taranto per dare l’esame di maturità", ha scritto Davide in una lunga lettera affidata ai social.
Una lettera, prosegue Davide, "rivolta anche alle istituzioni italiane affinché non venga preso nessun provvedimento giudiziario nei confronti di chi mi ha semplicemente accompagnato, o meglio dato un passaggio. Se c'è qualcuno da giudicare, quelli sono i politici e il fatto che trovino difficile legiferare sulla morte volontaria assistita".
E ai familiari e agli amici, Davide scrive: "Non piangete perché vi ho lasciati, sorridete poiché mi avete conosciuto e vissuto. Sto per affrontare il mio ultimo viaggio. Forse dopo la morte sarai ciò che eri prima della tua nascita! Forse solo assenza di esistenza o forse un'altra grande avventura. Per me tutto molto improbabile, ma possibile. Io vado via in totale serenità e sognando. Ciao, ciao".
Fonte: Positano Notizie
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