Tu sei qui: AttualitàPerché i regoli non passano mai di moda?
Inserito da (admin), lunedì 19 agosto 2019 09:46:03
Ci sono giochi che non passano mai di moda, anche se sono passati molti anni dal primo utilizzo. Tra questi rientrano i regoli. Si tratta di piccoli oggetti colorati utilizzati sin dai primi anni per spiegare, ad esempio, la matematica ai bambini. I classici mattoncini sono molto amati dagli insegnanti perché li ritengono supporti didattici efficaci in quanto tramite l'input cromatico e la "modalità gioco", riescono ad inibire la facile distraibilità degli alunni.
Ogni regolo si distingue dagli altri per la colorazione, ma anche per la lunghezza. Generalmente i più piccoli sono cubi di colore bianco la cui dimensione è 1cm x 1 cm e rappresentano l'unità minima fondamentale, cioè il numero 1. Subito dopo vengono i mattoncini rossi, i verdi ed i fucsia, rispettivamente lunghi 2, 3 e 4 cm che interpretano proprio i numeri 2, 3 e 4.
I regoli più grandi sono quelli gialli, verdi scuro, neri, marroni, blu e arancioni, che simboleggiano i numeri 5, 6, 7, 8, 9 e 10. Per gli esperti l'utilizzo di questi strumenti è fondamentale per ampliare l'intelligenza numerica dei bambini grazie all'istruzione della zona di sviluppo prossimale dei domini specifici.
I regoli sono ritenuti semplicemente indispensabili tanto da accompagnare l'infanzia di ogni bambino in età scolare, per non far sbagliare più le quattro operazioni. Ancora oggi, infatti, nonostante le innovazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il mondo scuola, la base da cui partire per imparare la matematica è sempre la stessa, ossia aggiungere o togliere bastoncini colorati dal piano di lavoro.
Le loro dimensioni li rendono amatissimi dai più piccoli che riescono ad utilizzarli con gioia, perché le loro dita sottili riescono ad afferrarli con facilità ed accostarli l'uno all'altro. Grazie ai colori sgargianti ed alle dimensioni contenute, i bambini si divertono a ricopiare le addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni sul proprio quaderno utilizzando gli stessi colori dei propri bastoncini. Inoltre, oltre ad imparare a contare e colorare, imparano ad utilizzare nuovi strumenti per apprendere.
Le maestre, poi, decidono spesso di cambiare strategia e di partire dall'operazione scritta per arrivare ai regoli - stimolando in un altro modo il pensiero trasversale dei bambini che vengono così stimolati a riuscire ad associare ad ogni oggetto un valore numerico adeguato alla risoluzione del mistero.
I mattoncini colorati, poi, sono perfetti per stimolare la fantasia dei più piccoli. La loro forma squadrata è ottima per costruire muretti o figure strambe, da omini a case a strade. In più, come detto, i colori degli stessi sono un ottimo strumento per aiutare lo sviluppo della parte creativa che può portare a risultati davvero incredibili.
Da questo gioco così semplice, dunque, deriva un apprendimento pressoché semplice e duraturo, addirittura ritenuto fondamentale per qualsiasi bambino. Non è un caso se i regoli siano riusciti a sopravvivere alle diverse ere che sono intercorse in questi anni all'interno dell'ambiente scuola. Oggi è sempre più frequente vedere bambini utilizzare tablet e computer, ma nonostante questo i classici mattoncini colorati recitano un ruolo centrale all'interno della scuola anche nell'era digitale.
Fonte: Il Vescovado
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