Tu sei qui: AttualitàPresidio Ospedaliero 'Costa d'Amalfi' indispensabile: 7500 gli accessi nel 2014
Inserito da (redazionelda), domenica 18 gennaio 2015 12:04:14
(ANTEPRIMA) 7500 accessi al Pronto Soccorso, di cui circa 100 in codice rosso, cioè in imminente pericolo di vita, che hanno avuto immediato bisogno dell'intervento del rianimatore. Questi i numeri del 2014 del presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" che, a dispetto delle abituali voci di chiusura (lo immaginate un anziano cliente di Villa Cimbrone o un residente di Conca dei Marini costretto a recarsi all'ospedale di Cava dei Tirreni?) è più "operativo" che mai, al servizio di un territorio dalla particolare conformazione morfologica, meta vacanziera irrinunciabile per centinaia di migliaia di turisti di tutto il mondo.
E come sempre sono stati diversi gli interventi salvavita effettuati, specie per anziani stranieri con gravi patologie cardiache.
Nell'arco dell'anno solare appena trascorso sono stati circa 2000 gli accessi per problemi cardiaci, per i quali si è ritenuto necessario l'intervento del cardiologo.
Poco più di 500 gli assistiti per i quali si è reso necessario il trasferimento, anche in eliambulanza, in reparti di degenza presso altri ospedali, la metà rispetto alla media regionale. I restanti sono stati trattati in loco ed hanno potuto far rientro alle proprie abitazioni, con un risparmio economico per l'Azienda Ospedaliera e Universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Tutto questo grazie all'organizzazione snella ed efficace del Costa d'Amalfi che fa della qualità del personale uno dei suoi maggiori punti di forza.
Solo nel mese di agosto del 2014 sono stati poco più di un migliaio gli interventi di Pronto Soccorso, per una media di 32 al giorno (60 nella sola giornata del 20), di cui il 15% per cittadini stranieri, in gran parte americani, australiani e inglesi. Il 30% delle patologie ha riguardato traumi, molti dei quali per incidenti stradali (il più grave ad un giovane che ha riportato fratture vertebrali multiple), ma anche banali cadute, emorragie, ustioni.
200 circa le persone con dolori toracici, tra cui infarti cardiaci, gravi aritmie e rotture dell'aorta. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esami strumentali: analisi del sangue, radiografie, ecografie e Tac. Circa una cinquantina coloro che hanno avuto bisogno del rianimatore e diversi i casi che hanno richiesto l'intervento della chirurgia d'urgenza (il più grave il ferito nella sparatoria di Amalfi, il 31 agosto).
Di questi, soltanto per il 7% è stato necessario il trasferimento presso altri ospedali dell'Azienda Ospedaliera e Universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno (soltanto una diecina in eliambulanza).
Fonte: Il Vescovado
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