Tu sei qui: AttualitàRecord di nascite all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore che però rischia il collasso
Inserito da (admin), giovedì 14 gennaio 2016 21:35:58
Che il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Umberto I" di Nocera Inferiore fosse un'eccellenza della sanità campana era un fatto risaputo da tempo. Tuttavia, la crescita esponenziale dell'utenza sta mettendo a serio rischio l'operatività dei medici e degli operatori sanitari del nosocomio nocerino.
Le concause sono di natura diversa ed hanno portato ad un impressionante risultato: 1500 parti in un anno, di cui più di un terzo da donne provenienti dalla vicina provincia di Napoli. L'improvvisa chiusura dell'ospedale di Scafati e la circostanza che sia a Cava de' Tirreni che a Mercato San Severino non vi sia più un reparto neonatale, rende ancora più importante l'attività dell'Umberto I che ha proprio nell'ostetricia e ginecologia il suo fiore all'occhiello.
Operatività, dicevamo, che però rischia il collasso: il personale è divenuto improvvisamente insufficiente a gestire un'utenza più che raddoppiata, sotto gli occhi impotenti degli amministratori pubblici che sotto la bandiera dei tagli sconsiderati mettono a serio rischio la salute di tutta la cittadinanza della Campania.
Scene da far west sono all'ordine del giorno negli ospedali dell'hinterland napoletano che, spesso, costringono le donne a favorire il più tranquillo ospedale di Nocera Inferiore. Un ospedale che però da solo non può sopperire alle carenze strutturali di una sanità in Campania divenuta insostenibile.
La sanità dovrebbe essere una risorsa importantissima per una regione a vocazione turistica come la nostra: avere poli di eccellenza aumenta la sicurezza di chi sceglie il nostro territorio come destinazione di un viaggio. Prima lo capiranno i politici che amministrano il nostro territorio e prima potremmo aspirare a crescere come attrattiva turistica, consentendo, nel contempo, alla popolazione residente di vivere più tranquillamente.
Fonte: Il Vescovado
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