Tu sei qui: AttualitàRegolamento giochi: il Consiglio comunale di Salerno prende tempo per decidere
Inserito da (redazionelda), lunedì 19 novembre 2018 16:46:24
La tutela dei cittadini e la regolamentazione dell'offerta di gioco sono al centro delle preoccupazioni del Consiglio Comunale di Salerno.
Quando si tratta di gioco responsabile, i casinò online legali sono di certo un passo avanti rispetto alle opzioni di scommessa più tradizionale. Un utente che voglia infatti godere di questa forma di intrattenimento può effettuare la registrazione in un casinò con giri gratis, stabilire i propri limiti di spesa e approfittando delle promozioni offerte dall'operatore anche giocare senza spendere denaro. A questi elementi si aggiunge anche il fatto che i siti di gioco a distanza impediscono l'apertura di un conto gioco a persone che non abbiano raggiunto il diciottesimo anno di età, ossia l'età legale per accedere al gioco d'azzardo nel nostro paese.
Quando si tratta di gioco offline, cioè con apparecchi slot, scommesse in agenzie o lotterie e Gratta&Vinci, la protezione delle fasce deboli della popolazione risulta più complessa.
Nell'ultima riunione del Consiglio comunale di Salerno era previsto all'ordine del giorno un punto relativo alla discussione sul regolamento delle sale giochi, ma nel corso della riunione di maggioranza è stato concordato di posticipare il confronto per dare ai consiglieri più tempo per approfondire il tema. La posticipazione del dibattito consentirà ai consiglieri di fare una revisione della normativa vigente in materia e di visionare una mappa che evidenzi la localizzazione precisa delle diverse sale presenti sul territorio salernitano.
Già in una precedente seduta era stata evidenziata dal consigliere Gallo, la necessità di raccogliere maggiori informazioni in merito soprattutto al problema delle distanze delle sale gioco dai luoghi sensibili, contenute nell'articolo 10 dell'attuale regolamento. Leonardo Gallo, in particolare, ha evidenziato come riformare le norme attuali, senza però toccare l'articolo 10, che stabilisce una distanza minima di 150 metri tra le sale giochi e luoghi sensibili, creerebbe una sorta di isolamento di Salerno dal resto dei comuni italiani che sono, nella stragrande maggioranza dei casi, orientati ad una distanza minima di 500 metri.
Gallo ha sostenuto la sua richiesta di rinvio della discussione anche ricordando ulteriori punti fondamentali del contrasto alla diffusione delle ludopatie, così come attuati in altre zone del territorio: molte amministrazioni hanno legiferato al fine di ridurre l'orario di funzionamento degli apparecchi di gioco limitandoli solo ad alcune ore giornaliere; alcuni comuni hanno stabilito distanze minime anche tra sale da gioco e sportelli bancomat dai quali è possibile prelevare denaro ed in generale l'atteggiamento del governo è quello di andare nella direzione di una politica restrittiva rispetto all'offerta dei giochi, direzione nella quale la regione Piemonte ha fatto da battistrada. Considerando tutti questi elementi è apparso più che opportuno che il Consiglio Comunale di Salerno si prendesse più tempo per giungere ad un regolamento che fosse in linea con il resto del Paese e delle politiche nazionali.
Certamente è importante che l'amministrazione affronti il tema dell'offerta di slot e videolottery nella costiera Amalfitana che già nel 2016, raccoglievano una spesa considerevole. I dati forniti dall'ADM, sul primo semestre 2017 registrano una spesa di 636.211€ in apparecchi da gioco ad Amalfi, seguita dai 536.060€ di Maiori. Consistente anche la spesa di Vietri sul Mare (173.713€), Minori (115.340€) e Atrani (102.961€).
Fonte: Il Vescovado
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