In Italia, l'ora legale sta per tornare, il che significa che le lancette dell'orologio dovranno essere spostate in avanti di un'ora nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Ciò comporterà una perdita di un'ora di sonno, ma ci darà un'ora in più di luce naturale per i successivi 7 mesi, fino a quando torneremo all'ora solare, ossia nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre. Se possiedi dispositivi digitali, questi dovrebbero aggiornarsi automaticamente, ma è importante ricordarsi di spostare manualmente le lancette dei dispositivi analogici.

Dal 2004 al 2022, l'adozione dell'ora legale ha comportato un risparmio di circa 10,9 miliardi di kWh e circa 2 miliardi di euro per i cittadini italiani, secondo le stime.

Secondo un'analisi della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), sostenuta da Consumerismo No Profit, l'adozione dell'ora legale permanente in Italia porterebbe a risparmi diretti sulla bolletta dell'elettricità pari a 382 milioni di euro, grazie alla riduzione del consumo di energia di circa 720 milioni di kWh. Questo risparmio potrebbe aumentare ulteriormente se le tariffe elettriche dovessero subire un incremento nel corso dell'anno.

L'abbandono del doppio cambio orario annuale porterebbe anche una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 200.000 tonnellate e aiuterebbe a prevenire i disturbi di alterazione del ritmo circadiano causati dal passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, migliorando la salute dei cittadini.