Tu sei qui: AttualitàUn violentissimo flare stellare scoperto da Astrocampania: un nuovo risultato scientifico dal Progetto IASC (NASA Partner)
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 16 giugno 2025 12:23:57
di Giuseppe Ruggiero - Responsabile Gruppo Ricerca IASC Astrocampania ETS
Un nuovo e importante traguardo scientifico è stato raggiunto dall'associazione Astrocampania ETS, grazie alla partecipazione al programma internazionale di Citizen Science IASC (International Astronomical Search Collaboration), progetto della NASA volto al coinvolgimento di cittadini e appassionati nella ricerca astronomica attraverso l'analisi di immagini provenienti da osservatori professionali.
Durante le consuete attività di ricerca condotte dal Gruppo Ricerca Asteroidi di Astrocampania, composto da Giuseppe Ruggiero (responsabile, originario di Maiori), Luca D'Avino, Massimo Corbisiero, Antonio Catapano, Luisa Pontecorvo, Marianna Fusco (originaria di Agerola), Lina Baldassarre, Gianfranco Panico, Luca Guido Salomone e Simeone Pendolo (originario di Amalfi), è stato individuato un fenomeno fuori dall'ordinario: una stella apparentemente anonima ha improvvisamente incrementato la propria luminosità per poi svanire nel giro di appena 53 minuti, un comportamento incompatibile con quello di un asteroide.
Il primo a notare l'anomalia è stato Antonio Catapano, che ha subito condiviso l'osservazione con il team. L'evento è stato immediatamente segnalato ai referenti del progetto IASC, coordinato dalla dottoressa Cassidy Davis della Hardin-Simmons University. Dopo un'attenta analisi, il professor Patrick Miller, fondatore e direttore scientifico del progetto, ha confermato che quanto osservato è un flare stellare estremo generato da una stella di classe M, ovvero una nana rossa: piccole stelle fredde e longeve che costituiscono circa il 75% dell'intera popolazione stellare dell'universo.
Il confronto tra l'immagine del flare e una di repertorio del catalogo Pan-STARRS DR1 (elaborata da Ernesto Guido) mostra chiaramente la variazione estrema di luminosità, fornendo una rara documentazione di un evento così violento.
Ma cosa provoca un flare di tale intensità?
Le linee del campo magnetico di una stella possono aggrovigliarsi in maniera caotica, un po' come accade con il filo degli auricolari. A differenza di questi ultimi, tuttavia, le linee tornano spontaneamente in ordine quando il groviglio raggiunge un livello critico di disordine. Questo processo prende il nome di riconnessione magnetica e durante questa fase si libera una quantità enorme di energia, esattamente ciò che abbiamo osservato.
Nel nostro Sole, un processo simile genera i brillamenti solari, che tuttavia sono migliaia di volte meno intensi rispetto a quanto registrato nel caso di questa nana rossa.
In fondo, noi esseri umani abbiamo risolto il problema degli auricolari... passando al wireless. L'Universo, invece, rilascia energia con spettacolare violenza.
Il risultato è un'esplosione che, secondo il professor Miller, è capace di cancellare la vita eventualmente nata sui possibili pianeti in orbita attorno alla stella generatrice: un evento di livello estintivo, come si dice in questi casi.
Questo risultato è reso possibile anche grazie alla rete di osservatori e appassionati attivi sul territorio. Tra i punti strategici per le attività di Astrocampania spicca l'Osservatorio Astronomico "Salvatore Di Giacomo" di Agerola, un sito scientifico e divulgativo di primaria importanza per il monitoraggio del cielo nel sud Italia.
Situato in una posizione privilegiata lungo i Monti Lattari, a cavallo tra il cielo del Golfo di Napoli e la Costiera Amalfitana, l'osservatorio rappresenta un punto di riferimento per la ricerca astronomica nel Mezzogiorno, grazie anche a un'ottima qualità del cielo e a una sempre crescente dotazione strumentale.
È proprio in contesti come questo che la Citizen Science italiana si fonde con la ricerca di frontiera, permettendo a gruppi come quello di Astrocampania di contribuire concretamente alla scienza internazionale.
Il lavoro del Gruppo Ricerca IASC di Astrocampania, in sinergia con i partner internazionali, rappresenta un esempio virtuoso di come la passione, l'impegno e la competenza possano contribuire all'ampliamento delle conoscenze scientifiche.
Fonte: Il Vescovado
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