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Tu sei qui: ChiesaAmalfi-Cava, l’arcivescovo Soricelli augura buon anno scolastico: "La scuola sia cantiere di futuro"

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Con l’inizio del nuovo anno scolastico, l’arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, mons. Orazio Soricelli, ha rivolto un messaggio di incoraggiamento e speranza a studenti, insegnanti e famiglie

Amalfi-Cava, l’arcivescovo Soricelli augura buon anno scolastico: "La scuola sia cantiere di futuro"

Ispirandosi alle parole di Papa Giovanni Paolo II durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Tor Vergata - “Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate” – Soricelli ha invitato a vivere la scuola come un laboratorio di umanità e cantiere di futuro, dove le fragilità possono trasformarsi in forza e i sogni in realtà.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 23 settembre 2025 12:46:04

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, l’arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, mons. Orazio Soricelli, ha rivolto un messaggio di incoraggiamento e speranza a studenti, insegnanti e famiglie.

Ispirandosi alle parole di Papa Giovanni Paolo II durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Tor Vergata - "Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate" – Soricelli ha invitato a vivere la scuola come un laboratorio di umanità e cantiere di futuro, dove le fragilità possono trasformarsi in forza e i sogni in realtà.

Di seguito il testo integrale.

 

Cari studenti, cari insegnanti, cari genitori,

 

le parole che Papa Leone XIV ha rivolto ai giovani a Tor Vergata, durante l'ultima Giornata

Mondiale della Gioventù, mi risuonano dentro con forza. Lui ha detto: "Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate". Credo che queste parole parlino anche al nostro mondo della scuola.

Ogni mattina, quando entriamo in aula, non portiamo solo zaini e libri: portiamo i nostri sogni,ma anche le nostre stanchezze, le nostre fragilità. A volte ci sentiamo inadeguati, a volte ci sembra che i voti o i giudizi dicano tutto di noi. Eppure — come ha ricordato il Papa — la fragilità non è un difetto, ma una parte di quella meraviglia che siamo. È come un prato: fragile, sì, ma capace di fiorire e dare vita nuova.

Allora, cari studenti, vi invito a guardare alla scuola non solo come a un dovere, ma come a unluogo dove i vostri sogni possono crescere. Quando vi sembra di non farcela, non abbiate paura di chiedere aiuto: proprio lì si costruiscono le amicizie più vere, quelle che nascono quando ci si sostiene a vicenda.

E a voi, insegnanti, vorrei dire grazie. Spesso vi sentite più custodi delle fatiche che delle vittorie dei vostri ragazzi. Ma il Pontefice ci ricorda che la vera pienezza non sta nell'accumulare risultati, bensì nel condividere. È quello che fate quando dedicate tempo a chi è in difficoltà, quando credete in uno studente più di quanto lui stesso creda in sé.

Cari genitori, anche a voi va un pensiero. In un tempo in cui i social e la fretta spesso spengono il dialogo, avete la grande missione di custodire l'entusiasmo dei vostri figli, di non lasciare che la sete che portano dentro sia riempita di "surrogati inefficaci", ma che diventi desiderio di bene, di verità, di amore.

La scuola è più di un luogo di studio: è un laboratorio di umanità, un cantiere di futuro. Qui impariamo a non accontentarci di poco, a coltivare amicizie autentiche, a guardare avanti con entusiasmo.

E allora lasciamoci contagiare: studenti, con la vostra energia e creatività; insegnanti, con la vostra passione educativa; genitori, con la vostra dedizione silenziosa.

Insieme possiamo rendere la scuola non solo un edificio con banchi e lavagne, ma una comunità viva, capace di trasformare fragilità in forza e sogni in realtà.

Con speranza e fiducia vi benedico di cuore e auguri di buon anno scolastico

 

Amalfi, 1 settembre 2025

Fonte: Il Portico

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